Ambiente
TAV e polveri sottili, Virano: ”Non esistono”. Ma a smentire è…la Polizia: ”Qua si rischia la salute”
Non c’è mai pace intorno alla questione del TAV, il treno ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino con Lione sovrapponendosi alla linea già esistente. Ieri ha fatto scalpore la notizia del rinvio a giudizio per lo scrittore Erri De Luca, oggi si torna a parlare dell’aspetto ambientale della vicenda. In particolare di un elemento: le polveri sottili, il famoso PM10 che tanti danni provoca alla salute. Un elemento, questo, la cui persistenza in quantità abnormi nei pressi del cantiere Tav de La Maddalena è stata poche settimane fa negata senza incertezze in un incontro fra Osservatorio sulla Torino-Lione, LTF e Arpa Piemonte: “La questione non sussiste”.
Non poteva arrivare smentita più stridente, però, per gli enti fautori del supertreno: ecco infatti quella del Siulp, il principale sindacato della Polizia, che ha scritto al prefetto di Torino, Basilone, e al questore Cufalo, esprimendo grande preoccupazione e chiedendo – per mano del segretario provinciale Eugenio Bravo – un “sopralluogo urgente al cantiere di Chiomonte per valutare i rischi che corrono i poliziotti a respirare le polveri prodotte dai lavori”. La Commissione Trasporti del Senato, da parte sua, ha dato immediata disponibilità a ottemperare alle richieste dei poliziotti. Quantomeno curiosa, comunque, la dicotomia delle opinioni fra chi ordina i lavori e chi in quella zona ci passa la giornata per lavorare. O per abitarci.
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