Cittadini
Antonino Cannavacciuolo, probabile gestore del noto e storico bar Coccia di Novara
AAA cercasi chef famoso, un po’ burbero che rilevi il noto e storico bar “Coccia” in via Rosselli a Novara. E, a quanto pare, la ricerca è terminata perché Antonino Cannavacciuolo, famoso chef e conduttore televisivo di reality a caccia di cucine di ristoranti da salvare, ha posato gli occhi sull’edificio. Lui che a Novara già vanta la propria presenza al ristorante Hotel Villa Crespi di Orta, due stelle Michelin, ora potrebbe rappresentare una ulteriore attrazione per la città, grazie al suo estro e alla sua notorietà. Il bar in questione, chiuso dallo scorso settembre per sfratto moroso dell’ex affittuario, è all’asta e nel piatto delle offerte ci sono 4 papabili acquirenti. Le prime due aste sono andate deserte, causa anche il canone d’affitto elevato che ora è sceso dagli iniziali 7.300 agli attuali 3.500 euro. Le proposte economiche sono nelle mani del Comune novarese, mentre la fondazione Coccia, che un tempo gestiva il bar in questione, è in possesso dell’usufrutto trentennale del complesso teatrale, edificio di notevole pregio artistico e storico che necessita di ristrutturazione, e ha deciso di affidare il bar-caffetteria, ampio quasi 600 metri quadri su quattro livelli più altri 349 dedicati a zone di servizio, a terzi con un contratto di nove anni, rinnovabili.
Stando ai progetti presentati da tutti gli interessati, due di loro vorrebbero rilanciare un locale tradizionale, un caffè-ristorante, mentre la proposta di Cannavacciuolo, per ora, non è ancora formalizzata, ma si sa che si rivolge ad un pubblico diverso, non volendo ricalcare l’esperienza di Villa Crespi, anche come fascia di prezzo. Forse, ristorantino per la pausa pranzo e banchetti per la sera. A fine giugno, l’ardua sentenza.
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