Economia
Rapporto Rota: Torino spaccata in due dalla crisi, “disoccupazione a livelli vicini al Sud Italia”
Il lavoro a Torino “costituisce un’emergenza crescente. I tassi di disoccupazione sono ormai prossimi a quelli del Mezzogiorno”. È una città spaccata in due quella che emerge dal Quindicesimo Rapporto “Giorgio Rota” su Torino. Il rapporto parla di “punte di successo inserite però in un tessuto economico e sociale che invece fa fatica a reggere la competizione”. L’indagine spiega che “la situazione torinese sta peggiorando vistosamente. Il tasso di disoccupazione generale continua a crescere (nel 2013 toccando l’11,4% Torino supera tutte le province metropolitane del centro nord), ma è soprattutto la disoccupazione giovanile a destare maggiori preoccupazioni”. In questo contesto nonostante alcuni segnali positivi di ripresa si registra “una polarizzazione crescente, tra contribuenti ad alto e basso reddito, tra zone della città (in termini tanto di valori immobiliari quanto di indicatori di malessere sociale), tra adulti che riescono a restare nel mercato del lavoro, pur a fatica, e giovani che invece stentano ad entrarci”.
Anche per il sindaco Piero Fassino è “la disoccupazione giovanile a preoccupare di più” unita “all’emergenza casa”. Il primo cittadino ha però sottolineato che ”per me resta un punto fermo che i servizi alla persona vadano garantiti, magari prendendo delle misure, ma l’offerta non deve diminuire”. Secondo Fassino in questo contesto di crisi ”la città ha saputo reagire e non si è fermata”. La sfida è che ”le trasformazioni della città vadano a beneficio di tutti i cittadini. L’obiettivo – ha rilevato il sindaco – è una maggiore coesione sociale, riducendo le differenze tra centro e periferia, tra chi sta male e chi sta bene”. Per farlo ”non basta l’attore pubblico, che deve comunque garantire una regia forte, ma serve fare relazione con tutti gli stakeholders pubblici e privati del territorio” ha concluso.
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