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Il presidente Ltf sulla Francia e la Tav: “Ha preso un impegno e lo rispetterà”. Ma restano i dubbi

Redazione Quotidiano Piemontese

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Logo_LyonTurinFerroviaire “La Francia ha preso un impegno e quello che conta è la parola della Francia che al momento debito onorerà i propri impegni”. Lo ha sottolineato Hubert Du Mesnil, presidente di Ltf (Lyon Turin ferroviaire, la società che si occupa della Tav), durante una conferenza stampa con giornalisti italiani e francesi in collegamento da Chambery, ai cronisti che gli chiedevano di chiarire i dubbi su dove la Francia reperirà le risorse per la sua quota di finanziamento per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione. Malgrado il tono forte, la risposta non ha ovviamente chiarito i dubbi economici sull’impegno francese.
Nel resto della conferenza stampa i rappresentanti italiani e francesi di Ltf  hanno spiegato i dettagli dei lavori che stanno partendo sul lato francese: tra i 5 e gli 8vanni di lavori per realizzare i 9 chilometri di galleria geognostica, nella valle della Maurienne, e opere connesse per un investimento previsto di 390 milioni di euro. L’inizio dei lavori per il tunnel geognostico di Saint Martin La Porte, che segna la ripresa dei cantieri sul lato francese e che sarà scavata nell’asse e nel diametro della futura galleria sud del tunnel della Tav, è previsto nei primi mesi del 2015 ad opera del raggruppamento di imprese italiane e francesi che si è aggiudicato il bando europeo pubblicato da Ltf con capofila Spie Batignolles Tpci. I lavori della discenderia francese sono finanziati al 50% dall’Unione europea e al 25% a testa dai due Paesi. Secondo le stime diffuse oggi il cantiere dovrebbe occupare una media di circa 250 persone, con punte di 350 lavoratori, e generare posti di lavoro nell’indotto.

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