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Cultura

Il New York Times celebra le bocce, gioco piemontese per eccellenza

Gabriele Farina

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bocce-jack-manning-newyork-timesIl New York Times ha voluto omaggiare il gioco delle bocce e lo ha fatto con una storica fotogallery che mostra newyorkesi del secolo scorso impegnati nel famoso gioco. Importato negli Stati Uniti dagli immigrati italiani, in particolar modo dai piemontesi, il gioco delle bocce – dice il New York Times – si è diffuso tra la gente per la sua semplicità, il suo essere avvincente e aggregativo. Tra le foto che mostra il giornale americano ce ne sono alcune davvero notevoli, come quelle che riguardano il cantiere del palazzo dell’Onu, dove gli operai avevano costruito un campo di bocce per svagarsi nei momenti di pausa dalla costruzione. Dice ancora il NYT che “The rules are complicated enough to keep the game interesting, but the skill is simple enough to require no athletic ability. As a bonus, it is a traditional Italian game, commonly played with one hand while the other holds an espresso or a glass of wine.” vale a dire all’incirca che le regole sono abbastanza complesse da rendere il gioco sempre avvincente, ma è anche abbastanza semplice da non richiedere una preparazione atletica specifica. Inoltre è un gioco tradizionale italiano, giocato comunemente con una mano mentre l’altra può tenere un caffè o un bicchiere di vino”. Non si hanno notizie di piatti di spaghetti al pomodoro o pizza!

(foto Jack Manning per il New York Times)

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