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Cronaca

Coppia gay rifiutata in un B&b di Busca, Assoutenti presenta esposto alla Procura di Cuneo

Sul caso della coppia gay rifiutata dalla struttura ricettiva si è espressa anche Assoutenti

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CUNEO – Ha destato non poco clamore, e indignazione, il caso di discriminazione di cui è stata vittima una coppia gay che si è vista rifiutare l’affitto di una camera in un B&b di Busca.

L’esposto di Assoutenti

Sul caso della coppia gay rifiutata dalla struttura ricettiva si è espressa anche Assoutenti che ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Cuneo. Si chiede l’apertura di una indagine volta ad accettare se nella vicenda possano ravvisarsi possibili fattispecie penali.

La legge italiana non prevede che una struttura ricettiva possa rifiutare un cliente sulla base del suo orientamento sessuale – afferma il presidente Gabriele Melluso – Il soggiorno può essere negato solo nei casi in cui non vi siano alloggi disponibili, o se il cliente non dispone di documenti identificativi.

L’art. 604 bis del codice penale, inoltre, vieta e punisce qualsiasi discriminazione a danno dei cittadini, e già solo le dichiarazioni della titolare della struttura, che ha affermato di aver chiesto il permesso agli altri ospiti del b&b prima di confermare la prenotazione alla coppia, rappresentano una forma di grave discriminazione”.

“Per tali motivi abbiamo deciso di chiedere l’intervento della magistratura di Cuneo, affinché accerti se il comportamento della struttura ricettiva possa configurare illeciti di natura penale, e agli enti competenti chiediamo di valutare il ritiro della licenza al titolare del b&b e la chiusura dell’esercizio” – conclude Melluso.

“A Cuneo è emerso lo stesso tessuto di discriminazione spesso non visibile che affrontiamo ogni giorno anche noi nello sport – aggiunge Gabriel Corbelli, Responsabile AiCS, Dipartimento LGBTI – Secondo le ricerche alle quali abbiamo collaborato a livello europeo, un terzo di chi fa sport riporta di aver assistito al linguaggio omofobico. Ben vengano tutte le iniziative legali da parte delle associazioni dei consumatori, che servono a ribadire la necessità di estendere le norme contro le discriminazioni anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere”.

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