Economia
Movida e residenti, pronte le nuove norme per Torino: orari più corti e stop ai locali-frigo
Mediazione da una parte, giro di vite dall’altra. La questione legata alla “movida” che da una parte tiene vivi i quartieri ma dall’altra toglie il sonno ai residenti sembra giunta a un punto decisivo: il sindaco Fassino e l’assessore al commercio Mangone hanno preparato una delibera che fra qualche giorno potrebbe diventare un’ordinanza, e che consta essenzialmente di due punti. Il primo: stretta sugli orari d’apertura. I residenti chiedevano che i locali abbassassero le serrande a mezzanotte nei giorni feriali e all’una nel fine settimana; la decisione del Comune vede allungare di un’ora tali proposte. Il secondo punto: stop ai cosiddetti “locali-frigo”, cioè a quegli esercizi generalmente piccolissimi, senza servizio o spazi per arredi, che si limitano a smerciare alcolici, i quali poi vengono forzatamente consumati all’aperto, per strada, aumentando sensibilmente rumore e sporcizia. Manca ancora un terzo punto, quello sulla viabilità (l’idea della Ztl notturna pare tramontata), che andrà concordata con l’assessore Lubatti.
E infine, l’estensione di tali prossimi provvedimenti: toccheranno San Salvario, il Quadrilatero Romano e le vie limitrofe a piazza Vittorio. Ma c’è l’idea di allargargli anche a Vanchiglia, per evitare che i comportamenti vietati da una parte trovino sfogo di massa dall’altra, non facendo altro che spostare il problema.
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