Sport
Finale Europa League, Torino è pronta. Siviglia tranquillo, Benfica contro la maledizione
Erano attesi in 40mila, a invadere Torino, e sono arrivati. Non ci sono hooligans inglesi, nè tedeschi un po’ troppo “allegri”: è un’invasione pacifica quella ispano-lusitana che sta colorando il centro cittadino, restando in molti casi sorpresa dalla bellezza della città che li ospita. Sperando – ma sarà così solo per metà di loro – in una notte indimenticabile. La Juventus si comporta da padrona di casa: dirigenza al completo tanto alla cena di gala, ieri sera, quanto sarà stasera nello stadio di proprietà. Il Siviglia mette le mani avanti: “La squadra favorita per la vittoria del trofeo era la Juve, quelli del Benfica l’hanno buttata fuori, quindi è normale che ora si sentano loro, i favoriti. Ma noi ci sentiamo semplicemente forti”. I portoghesi, da parte loro, sono chiamati a sconfiggere la maledizione di Guttmann, l’allenatore che dopo aver conquistato la seconda Coppa dei Campioni consecutiva se ne andò sbattendo la porta e lanciando un anatema: “Senza di me, non vincerete più una coppa per cento anni”. Siamo già a oltre metà del percorso e ha avuto ragione, visto che correva il 1962…
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