Cronaca
Torino, le ferite degli arrestati non corrispondono al racconto della Polizia: il gip li scarcera e chiede supplemento di indagini
Versioni “completamente discordanti” dei fatti che “rendono necessario un adeguato approfondimento della vicenda”. Con questa motivazione il gip di Torino, Emanuela Romano, ha rimandato gli atti al pm e scarcerato due marocchini di 35 e 43 anni arrestati il 7 maggio per resistenza dalla polizia, chiamata da un barista che aveva riferito di due ubriachi che lanciavano bottiglie contro la sua vetrina. Gli agenti avevano raccontato che, arrivati sul posto, erano stati aggrediti dai due con calci e pugni. Tanto che avevano dovuto chiamare in rinforzo una pattuglia. Secondo la versione dei poliziotti, i due avevano continuato ad agitarsi anche una volta ammanettati, dando testate nell’auto di servizio e che uno, tentando di colpire un agente in Questura, era caduto sbattendo la faccia sul pavimento. Ma il gip ha dei dubbi sulla versione raccontata dai poliziotti su come i due si sono provocati le tumefazioni sul corpo “segni che – scrive il giudice – appaiono del tutto incompatibili con le cadute accidentali descritte nel verbale di arresto”. Per questo secondo il giudice serve un supplemento di indagini.
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