Cittadini
Bufera sull’affitto del PD devoluto ai NoTav. Chiamparino: ”Mai più da chi accetta la mafia”
Una bufera, o una bufala? Lunedì scorso, Sergio Chiamparino ha tenuto un incontro con una selezione di imprenditori della Valsusa presso il centro convegni Cascina Roland, a Villarfocchiardo, nel “cuore” della terra che contesta il progetto Tav. “Oltre la crisi di futuro della Valle di Susa”: un incontro organizzato da, e alla presenza di, Antonio Ferrentino, peraltro candidato al consiglio regionale sempre per il PD, e che si è svolto senza la minima turbativa.
Ma alcuni giorni dopo, la sorpresa: attivisti NoTav rendono noto che la società che gestisce il luogo (la cooperativa Gaia) ha devoluto proprio al movimento la metà dell’affitto versato dal PD (1750 euro per l’utilizzo della struttura, il rinfresco, le utenze), per “gratitudine” verso di loro che avevano permesso lo svolgimento della giornata senza neppure tentare di disturbarlo, dalle strade su cui si sono mossi i relatori al luogo stesso ove si è tenuto l’evento.
Apriti cielo. La reazione della politica che a quella giornata ha preso parte è furente, in primis quella dello stesso Chiamparino: “Non metteremo mai più piede in un posto che accetta le regole mafiose dei NoTav”, ha tuonato. Gli fa eco Ferrentino, che parla addirittura di “pizzo”: “Anche al Sud, e lo dico da meridionale, chi non vuole essere disturbato dalla mafia deve pagare”. Sull’argomento arriva anche la presa di posizione di Stefano Esposito: “Ormai la Torino-Lione non c’entra nulla, siamo ala mafia”.
I diretti interessati parlano di “bufale” tentando di spiegare che le cose non starebbero affatto così, a iniziare da chi quel contributo ha deciso di versare, il vicepresidente della coop Gaia, Michele Di Dedda: “E’ stata una nostra scelta, ci sembrava giusto ringraziarli, inoltre sappiamo che devono affrontare spese ingenti per i processi. Ma nessuno ci ha chiesto di farlo”. E il movimento? Da notav.info fa arrivare il messaggio che “non si può comprare tutto, purtroppo per Chiamparino…”.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese