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Cronaca

Vercelli, 15 mesi con una pinza nell’addome, per 7 volte al pronto soccorso nessuno se ne accorge

Gabriele Farina

Pubblicato

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ferri-chirurgiciPer quindici mesi ha vissuto con un ferro chirurgico e due garze nell’addome, per sette volte si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di Vercelli a causa dei dolori tremendi che accusava e nessuno si è mai accorto di nulla. Una di quelle storie che sembrano incredibili ed invece sono accadute veramente. La protagonista suo malgrado della vicenda è una donna di 40 anni di Vercelli. Nel 2012, il 21 novembre, viene operata dal professor Francesco Corsaro per la rimozione di tube e utero. Tutto sembra andato bene ma la donna comincia ad accusare dolori sempre più forti e per sette volte va al pronto soccorso. Solo alla settima visita, nello scorso febbraio, a qualcuno viene in menta di farle una radiografia e così si scopre che nel corpo della donna sono rimaste due garze chirurgiche dalle dimensioni di 40 centimetri per 60, e un “cuscinetto metallico retratto addominale” lungo 25 centimetri e spesso 4, piegato a “L”, nella pancia. Nuova operazione, durante la quale viene estratto anche un litro e mezzo di “ascite” (il liquido che si forma come reazione alla presenza di corpi estranei) e problema risolto. La donna ha ora sporto denuncia e l’ospedale avviato un’indagine interna. Le procedure prevedono infatti che i ferri utilizzati vengano contati prima e dopo qualunque operazione!

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