Annamaria Franzoni giudicata ancora “socialmente pericolosa” dal tribunale

Annamaria Franzoni è ancora pericolosa per la società. Lo sostiene l’ultima perizia psichiatrica disposta dal Tribunale di sorveglianza di Bologna e svelata in anteprima dal programma “Quarto Grado”, andato in onda venerdì sera su Rete Quattro. Secondo il professor Augusto Balloni, consulente del tribunale, la Franzoni soffre di “disturbo di adattamento” con sintomi che vanno da “preoccupazione a facilità al pianto e problemi di interazione con il sistema carcerario”. La madre del piccolo Samuele, assassinato a Cogne il 30 gennaio 2002, continua a proclamarsi innocente, mentre il perito, nelle sue conclusioni, parla di sussistenza di condizioni di “pericolosità sociale” e di necessità di una psicoterapia di supporto. L’esperto interpellato dalla difesa invece, il dottor Pietro Perini, non concorda con questa richiesta.
Nel frattempo, Annamaria Franzoni, arrivata ormai ad un terzo della pena da scontare, ha chiesto gli arresti domiciliari ed è in attesa della decisione del Tribunale. La donna da ottobre scorso ha iniziato a lavorare nella cooperativa sociale “Siamo qua”, uscendo dal carcere ogni mattina per quattro ore per svolgere il suo turno alla produzione di borse, astucci e pochette, mangiare con le altre volontarie e tornare poi in cella.

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