Cronaca
Dalla nausea ai tumori: gli effetti collaterali del metodo Stamina secondo i pm
È di ieri la chiusura delle indagini ed il rinvio a giudizio di venti imputati per il processo Stamina. Emergono ora le motivazioni per cui, secondo i giudici, il metodo sperimentato da Davide Vannoni sarebbe pericoloso per i pazienti: si parte da piccoli effetti collaterali quali la nausea o la cefalea, fino ad arrivare all’insorgenza di tumori.
Nelle carte dell’inchiesta svolta dai Nas e dalla procura di Torino si rileva come questi problemi possano insogere in ognuna delle tre fasi di cui si compone il trattamento: biopsia midollare, manipolazione e criopreservazione delle cellule, reintroduzione delle cellule mediante puntura lombare.
Nel frattempo Vannoni è stato iscritto nel registro degli indagati anche dalla procura di San Marino. Le imputazioni sono truffa e somministrazione di farmaci nocivi. Insieme a lui, il commissario della legge Simon Luca Morsiani ha citato in giudizio anche il chirurgo e anestesista Luciano Fungi per fatti che risalgono al 2007.
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