Stamina, inchiesta chiusa: a Torino venti indagati fra cui Vannoni

Davide Vannoni

L’inchiesta sul celebre caso Stamina, che aveva inizialmente diviso l’opinione pubblica, è giunta alla sua conclusione: il pm torinese Raffaele Guariniello sta notificando i capi d’accusa a una ventina d’indagati, chiudendo la fase indagatoria e dando di fatto il via a quella processuale. Ovviamente hanno ricevuto la notifica Davide Vannoni e Marino Andolina, presidente e suo vice in Stamina Foundation; quindi ecco otto medici degli Spedali Civili di Brescia e altri dieci fra neurologi e biologi, tutti colpevoli di avere sostenuto la fantomarica “cura”, e in alcuni casi di averla somministrata.
L’accusa, per tutti, è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, escluso Vannoni al quale per sovrappiù viene anche contestato il reato di esercizio abusivo della professione medica, nonchè di violazione della privacy (riguardo all’utilizzo di alcuni video con bambini malati). I venti soggetti che hanno ricevuto le notifiche di Guariniello hanno venti giorni di tempo per chiedere un supplemento d’indagine, dopodichè inizierà la fase processuale propriamente intesa.

Questo l’elenco completo degli indagati.
Davide Vannoni ( fondatore del metodo), Marino Andolina (vicepresidnete di Stamina) Gianfraco Merizzi (presidente di Medestea), Erica Molino (biologa), Vyachesalv Kliemenko (biologo) Olena Shchegelska (biologa) Leonardo Scarzella (neurologo), Luigi Bistagnino (professore universitario), Marcello La Rosa, Roberto Ferro (medico) Andrea Losanna (medico), Maura Delendi, Ermanna Derelli (dirigente Spedali Civili di Brescia) Fulvio Porta (medico Brescia), Carmen Terraroli (medico Brescia), Arnalda Lanfranchi (medico Brescia) Gabriele Tomasoni (medico Brescia), Carlo Tomino (membro dell’Aifa), Giuseppe Mauriello Romanazzi (ricercatore).

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