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Cronaca

Parco Dora Torino: aperti al pubblico il lotto Valdocco nord e ‘Iron Valley’

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Sono state inaugurate e aperte al pubblico le ultime due parti che completano la realizzazione di Parco Dora – Spina 3: si tratta del lotto denominato “Valdocco Nord” di circa 50 mila metri quadrati (delimitato da corso Mortara, via Livorno, corso Principe Oddone e dal fiume Dora) e del Parco tematico culturale “Iron Valley”.

Con la conclusione di questi ultimi due interventi, entrambi finanziati dal progetto Periferie AxTO, giunge al termine la realizzazione di Parco Dora, che nella sua totalità ha un’estensione di circa 420.000 metri quadrati. Un importante intervento inserito nel grande progetto di rigenerazione dell’area post industriale di Spina 3; una testimonianza unica del passato produttivo e industriale della città, un luogo che guarda al futuro ma che non dimentica il passato.

Il recupero complessivo degli spazi, su progetto definitivo dell’architetto e paesaggista Peter Latz, ha visto la trasformazione a verde urbano di ampi sedimi post industriali posti lungo l’asse del fiume Dora. Sono state infatti mantenute alcune tra le più significative emergenze architettoniche del passato industriale dell’area, ben integrate con il parco dal punto di vista paesaggistico, di grande impatto e fascino e dalle enormi potenzialità turistiche.

Grazie al percorso ciclabile “Green Belt” che collega la Pellerina a Parco Dora, è stato inoltre creato un corridoio ecologico fondamentale che unisce lungo il fiume Dora due parti di città a lungo separate dagli insediamenti industriali.

“L’ultima parte di riqualificazione di Parco Dora si è finalmente conclusa e il parco è ora totalmente accessibile al pubblico collegando due porzioni di città grazie a un corridoio ecologico lungo la Dora – dichiara l’assessore al Verde della Città di Torino Alberto Unia -. Si è trattato di un intervento importante e complesso, che ha trasformato un’area occupata per decenni da industrie pesanti in uno dei polmoni verdi più importanti della città, fulcro di attività ricreative e, con la stombatura della Dora, simbolo della trasformazione ecologica che sta compiendo la città negli ultimi anni”.

“Finalmente è completo anche l’ultimo lotto del Parco Dora, l’intervento più importante di AxTO in termini di risorse e progettazione. È un giorno bello, costruito insieme all’eccezionale lavoro degli uffici e l’ascolto della vecchia e nuova cittadinanza nel progettare e realizzare le funzioni di questa ultima parte, arricchita dallo sguardo alla storia grazie al progetto Iron Valley – dichiara l’assessore alle Periferie Marco Giusta -. Nuova perché fatta di residenti che hanno scelto di abitare in una zona della città pensando alla qualità del vivere migliore di altre zone della nostra comunque bella città, vecchia perché le aree che confinano con il parco sono ancora densamente abitate da chi nelle fabbriche ci ha “vissuto” per decenni. Nuova cittadinanza perché Parco Dora è per le sue caratteristiche il parco maggiormente frequentato dai giovani, dedicato alla natura e allo sport, singolo o collettivo, dagli skaters al parkour, dalla pallavolo allo yoga. Giovani artisti, che hanno decorato con la street art le mura del parco, di libero accesso e libera espressione, che lo rendono la ‘cattedrale torinese’ della street art. Nuova cittadinanza perché luogo storico delle preghiere collettive della comunità islamica, nuova cittadinanza perché è la sede del KAPPAFUTURE Festival uno dei più importanti festival internazionali di musica. In questo equilibrio tra vecchio e nuovo, tra l’industria e il futuro, Parco Dora è la sintesi di Torino. Su uno dei muri rimasti a memoria del passato di metallurgia pesante un giovane writer ha scritto «grazie per aver trasformato l’inferno in un paradiso»”.

LOTTO VALDOCCO NORD

La nuova area si pone come “portale di ingresso” al parco per chi vi giunge dal nuovo viale alberato della Spina e completa il sistema della viabilità ciclabile locale. La sua realizzazione, oltre a completare i cinque lotti funzionali del Parco Dora realizzati tra il 2010 e il 2015 (Michelin, Valdocco Sud, Vitali, Mortara, Ingest) rappresenta un tassello importante di connessione e di ricucitura paesaggistica con il territorio limitrofo.

Elemento caratterizzante del nuovo lotto è la collinetta belvedere alta circa 4 metri, verso corso Principe Oddone, che offre inediti punti di osservazione panoramici sulla collina, sulle Alpi e sulla Dora, sviluppando il parco su due livelli dotati di rampe e scale di accesso.

L’intervento ha inoltre portato alla realizzazione di un corridoio verde di collegamento tra le due sponde della Dora e di nuova pista ciclabile lato corso Mortara (da via Livorno a corso Principe Oddone).

Sono stati inoltre realizzati ampi spazi prativi e alberati, con la messa a dimora di oltre 380 nuovi alberi.

Dal punto di vista ambientale grande importanza è stata data alla permeabilità dei percorsi pedonali interni e alla riduzione delle isole di calore, con connotazioni differenti a seconda della pavimentazione utilizzata, realizzata quanto più possibile in simmetria con i percorsi dell’area Valdocco Sud, razionalizzati a valorizzare la peculiarità del progetto e coordinati con la nuova segnaletica del Parco Iron Valley.

Anche l’arredo e i particolari architettonici sono stati realizzati seguendo il filo conduttore utilizzato in tutto il Parco Dora.

Si è intervenuti inoltre anche sulla viabilità stradale, con la parziale rettifica del tracciato di corso Mortara e la realizzazione di una nuova rotonda in corrispondenza del collegamento sulla Dora, che consentiranno di accedere alle aree parcheggio di fronte allo Snos.

Nelle prossime settimane sarà infine realizzata un’area sport per parkour e calisthenics e, con successivi interventi, uno skatepark parzialmente interrato.

Il costo finale complessivo dell’intervento è stato pari a 4.720.589 euro.

PARCO CULTURALE DELLA TORINO INDUSTRIALE IRON VALLEY 

Con il Parco Culturale Iron Valley si è realizzato un intervento di rivalutazione, recupero e condivisione delle memorie passate della Torino industriale e del suo presente. Un autentico museo a cielo aperto, su un’area verde di circa 550 metri quadrati, volto a rappresentare l’identità del luogo e raccontare in maniera innovativa, dinamica e interattiva il passato e il presente dell’area.

Iron Valley presenta un percorso di visita volto alla valorizzazione e alla rilettura delle strutture architettoniche visibili all’interno del Parco, del paesaggio e dei processi di trasformazione avvenuti con la rigenerazione dell’area e alla valorizzazione della memoria attraverso l’esposizione di contenuti archivistici e multimediali in possesso della Città e dei cittadini.

Quattro percorsi tematici narrano altrettante stratificazioni storiche: il contesto geografico e storico, l’età del ferro e dell’acciaio, la deindustrializzazione, la sfida della rigenerazione. L’allestimento si sviluppa ad anello lungo i sentieri pedonali dove sono disposti totem informativi, panchine, pannelli grafici, sistemi per gli effetti luminosi realizzati tramite pannelli fotovoltaici integrati nell’arredo stesso, grazie a quali si creano spazi esperienziali di osservazione, di pausa, riflessione e comprensione delle emergenze architettoniche post-industriali.

La nuova installazione, profondamente integrata nel contesto del Parco Dora, offre spunti di riflessione e conoscenza, con una nuova piazza realizzata in corrispondenza della ciminiera Michelin, attrezzata con postazioni di osservazione e sedute “smart”. Si tratta di un luogo aggregativo, di sosta e ritrovo co-progettata insieme alla cittadinanza, con un intervento coordinato dal Tavolo di progettazione civica dell’assessorato all’Ambiente e con il supporto della piattaforma WeGovNow, progetto finanziato dall’Unione Europea finalizzato ad attivare, mediante l’utilizzo di una piattaforma web, forme di condivisione e partecipazione dei cittadini al governo del territorio.

Sono stati inoltre recepiti anche pareri e richieste in merito alla realizzazione di un progetto non impattante, che mirasse ed “arredare” il parco in maniera non invasiva, assicurando comunque la presenza nel grande ambito a verde, di funzioni di sosta e di osservazione.

L’allestimento del parco culturale è sia materiale sia virtuale: quest’ultimo prevede l’implementazione dei contenuti digitali in possesso della Città, ma anche dei cittadini che vogliano condividerli, affinché il pubblico, attraverso percorsi tematici, gallerie fotografiche, video e mappe georeferenziate che narrano la storia del sito, possa interagire e approfondire la propria conoscenza sull’area. Sul sito web (www.ironvalleytorino.it) si può vivere un’esperienza di realtà tridimensionale, assistere alla ricostruzione degli ex stabilimenti Michelin e conoscere il passato delle Ferriere Fiat e delle Officine Savigliano.

Il costo finale complessivo dell’intervento è stato pari a 306.242 euro.

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