Alessandria
Quando Toni Servillo viveva in Piemonte
Toni Servillo marcia con i No Tav ad Arquata Scrivia. La notizia arriva dal comitato contro il terzo valico e, ovviamente, è una bufala. Il comunicato emesso ieri, primo aprile, citava una fantomatica lettera inviata dall’attore stesso in cui Servillo si diceva toccato dalla causa, tanto da aver deciso di partecipare alla manifestazione organizzata per il prossimo sabato. Questa mattina la smentita con annesse scuse per chi (anche redazioni giornalistiche) aveva creduto alla presenza dell’interprete di Jep Gambardella ad Arquata Scrivia.
La notizia aveva però un fondamento di verità, dato che l’intera famiglia Servillo aveva vissuto nel paese dell’alessandrino prima di trasferirsi a Caserta. Era il 1959 ed il padre, direttore della Cementir aveva fatto armi e bagagli e si era stabilito nel basso Piemonte con moglie e figli: c’era Nando, il primogenito, futuro medico e allora bimbo, poi Toni, ancora in fasce. Ad Arquata nacque Peppe, leader in nuce degli Avion Travel, infine Paola, la più piccola.
I dettagli della vita dei Servillo nel periodo che va dal ’59 al ’63 li racconta Ettore Isolabella, ex vicino di casa in via Cavour numero 8:
Con i Servillo eravamo vicini di pianerottolo in quel palazzo vicino alla stazione ferroviaria. Spesso ricordo che Nando e Toni, bimbetti di pochi anni, giocavano con mio figlio Bruno nel corridoio di casa. E poi quante volte li ho accompagnati sul piazzale della stazione Fs a giocare a calcio.
Poi il ritorno a Caserta, ma il rapporto con il Piemonte e con gli amici piemontesi non si interrompe, tanto che le due famiglie si rivedranno in più occasioni.
Li andammo a trovare qualche anno dopo quando ci recammo in Puglia per una gita e poi alcuni anni dopo, quando i ragazzi avevano attorno ai 12-13 anni, i Servillo tornarono ad Arquata per far vedere ai figli i luoghi dove avevano trascorso i primi anni della loro infanzia. Li ospitammo nella nostra casa di Novi. Si fermarono alcuni giorni e a Toni regalai un filmino in super8 con loro piccoli e suo padre che giocano ad Arquata. Lo commosse molto.
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