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Cultura

Continua a crescere il turismo in Piemonte, +2,2% nel 2013

Gabriele Farina

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turismo-piemonte-pasquaIn un panorama generale ancora molto difficile ed in un panorama lavorativo regionale non proprio brillante continua a dare ottimi risultati il settore turistico piemontese. I dati comunicati dalla Regione parlano di 12,7 milioni di presenze (7,6 dall’Italia e più di 5 milioni dall’estero) nel 2013. Che vuol dire 2,2% in più rispetto al 2012 e addirittura 600 mila presenze in più rispetto al 2006, anno delle Olimpiadi. I dati acquistano valore ancora maggiori se confrontati al -4% che fa registrare il dato nazionale. Aumentano anche i pernottamenti, che ora sfiornao i tre giorni. La crescita maggiore di pernottamenti, anche come effetto dei World Masters Games, si registra nei mesi estivi e in particolare a luglio (+4,5%), agosto (+4,8%) e settembre (+8%). Il vero boom è merito dei turisti in arrivo dalla Russia, che supera le 110mila presenze in crescita del 32%. Ottimi risultati anche da Francia, +21%, e USA, + 7%.
In crescita anche i posti letto , che hanno superato la quota di 191mila, e le strutture ricettive , che sono ormai più di 5.700.
Torino e la sua area metropolitana vedono crescere i pernottamenti oltre la soglia di 3,9 milioni (+1,7% sul 2012 e 600mila più dell’anno delle Olimpiadi). Gli arrivi si attestano, invece, oltre 1,5 milioni (400mila più del 2006).
Cresce il turismo di vacanza, leisure e culturale : quasi 43mila le Torino+Piemonte Card vendute nel 2013 (+20% ) e in aumento anche il numero di visite al sistema museale metropolitano ( +4 %), che passa da oltre 3,7 milioni nel 2012 a più di 3,9 milioni nel 2013 (Osservatorio Culturale del Piemonte – dati 2013 provvisori). In crescita dell’11% anche i passeggeri del City Sightseeing Bus , che nel 2013 ha portato in tour oltre 33mila visitatori .
Ottimi risultati sulla montagna che, con quasi 3 milioni di presenze complessive, cresce sia in inverno ( +12% e oltre 1,4 milioni di pernottamenti) che in estate ( +7% e oltre 1,5 milioni di notti dormite).
Le colline e il prodotto enogastronomico si confermano una meta sempre più internazionale, con una forte crescita degli stranieri ( 5% sugli arrivi e 7% sui pernottamenti ).
La Germania con oltre 143mila pernottamenti rimane il primo mercato (ma registra una flessione del 3,6%), seguita al secondo e terzo posto da Svizzera e BeNeLux , queste ultime, invece, in forte crescita del 7% e del 5% insieme a Scandinavia (+4%) e Francia (+12,6%).

Analizzando l’andamento delle singole ATL (Agenzie Turistiche Locali), al primo posto si conferma, Torino con la sua provincia , in crescita nel 2013 con oltre 2 milioni di turisti (+1,7%) e oltre 5,9 milioni di pernottamenti (+7,7%) .
Al secondo posto per miglior risultato di crescita si posiziona l’Astigiano con +5,1% sui pernottamenti (oltre 267mila e più della metà dall’estero) e +1,6% sugli arrivi (oltre 110mila ).
Al terzo posto Cuneo, dove l’Atl di Cuneo registra +2,3% sugli arrivi (304mila) e +2,5% sui pernottamenti (984mila) . Buona anche la crescita di Langhe e Roero con quasi 266mila arrivi e 627mila pernottamenti, di cui il 62% dall’estero in crescita di oltre il 4,5%.
Il Distretto dei Laghi , Monti e Valli d’Ossola , dopo Torino, si conferma la seconda destinazione turistica in Piemonte con oltre 3,3 milioni di pernottamenti. L’area nel 2013 paga, però, la flessione del mercato olandese e tedesco, con un calo generale del 3% sulle presenze e del 2% sugli arrivi , che si attestano comunque a 914mila.
In lieve flessione (-1%) anche l’Alessandrino , dove i turisti erano però cresciuti del 4% l’anno precedente. Gli arrivi si attestano a oltre 317mila e i pernottamenti a quasi 700mila.
Crescono, invece, i turisti a Vercelli e in Valsesia ( +2% e oltre 85mila arrivi ), con un lieve calo della permanenza che vede in tutto 299mila pernottamenti .

Il Biellese evidenzia un incremento per gli arrivi dall’estero, ma registra una contrazione del mercato italiano , che porta complessivamente a 77mila arrivi (5mila meno del 2012) e oltre 218mila pernottamenti (18mila meno dell’anno precedente).

Nel Novarese una diminuzione dell’offerta ricettiva (pari a -7,5% dei posti letto) si riflette sui flussi, che si attestano a 318mila pernottamenti (32mila in meno rispetto al 2012) e 152mila arrivi (16 mila in meno sull’anno precedente) .

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