Asti
Profughi in fuga dal Piemonte. Cercano di raggiungere le famiglie in Francia e Germania
La notizia dei profughi accolti in Piemonte, e non solo, scappati negli ultimi giorni sta creando polemiche tra le Amministrazioni che hanno offerto loro un primo punto di appoggio e i cittadini, molti dei quali, avvisati o meno a priori dell’arrivo degli stranieri, si sono risentiti della loro presenza. E’ il caso, ad esempio di San Damiano d’Asti dove la popolazione ha espresso il proprio dissenso sul profilo Facebook pubblico di Mauro Caliendo, sindaco del paese. In ogni caso, da San Damiano, al momento non sono fuggiti per chissà quali mete, forse Germania e Francia, mentre hanno disertato altri luoghi di accoglienza come Vercelli. La questura vercellese li aspetta per l’identificazione relativa alla verifica di diritto di asilo politico o meno. Se, però queste persone, di varia nazionalità, molte africane, non si presentano entro i prossimi giorni, sono da considerarsi clandestini sul territorio italiano. Molti i profughi che hanno abbandonato il vercellese. Tutti a piedi con i loro piccoli sacchi personali sono fuggiti alla volta della Germania dove è probabile che li aspettino le loro famiglie nella speranza di una vita migliore. La maggior parte originaria dell’Africa sub sahariana e di età compresa tra i 18 e 45 anni, arrivati nei giorni scorsi a Lampedusa e affidati alla Prefettura di Vercelli dal Ministero, sono chissà dove lungo la strada che li separa dai loro cari. Per ora sono introvabili.
Stessa storia a Domodossola, nel Vco, dove molti profughi tra i 20 e i 50 anni, ospiti nella palestra comunale Marchioni sono scappati a piedi. Molti di loro sono stati trovati quasi subito dopo la fuga, ma non è detto che non ritentino di scappare, nonostante i controlli. A Novara, dove sono giunti da Agrigento, aiutati da Croce Rossa e Caritas, tra le persone in fuga ci sono anche due minori. 38 migranti, otto, tra i quali due minori, non si sono più presentati nei due alberghi che li hanno ospitati. 40 sono, invece a Cuneo, quasi tutti maschi e molto giovani. Si trovano presso tre diverse strutture cuneesi. Altri ad Alba e Frabosa Sottana.
Una quarantina sono a Borgo San Dalmazzo, sempre in provincia di Cuneo. Per ora da qui, così come da Asti e dall’astigiano pare che nessuno abbia tentato la fuga. Altri 40 sono ad Alessandria, all’ostello di Santa Maria di Castello. Nel frattempo, nei prossimi giorni sono previsti altri sbarchi a Lampedusa di uomini, donne e bambini in fuga dai loro Paesi, da “distribuire” sul territorio nazionale.
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