Cronaca
Bidelle di nuovo in piazza davanti al Comune di Torino contro i tagli alle cooperative
Le avevamo lasciate qualche giorno fa sempre preoccupate, ma un minimo rasserenate dalle promesse delle istituzioni. Ora le bidelle delle cooperative torinesi tornano in piazza davanti al Comune: la proroga concessa dal nuovo ministro Poletti scadrà il 1° aprile e dopo quella data il futuro rimane del tutto nebuloso per i dipendenti delle cooperative. A rischio ci sono 1.300 posti di lavoro in Piemonte, di cui 500 solo a Torino. I 20 milioni stanziati a livello nazionale per aiutare le lavoratrici coinvolte non hanno infatti fermato l’entrata in vigore degli appalti già concordati in precedenza, con conseguente riduzione di orari di lavoro e stipendi per le cooperanti “dismesse”. Inoltre, di quei 20 milioni, nulla arriverà direttamente alle società che gestiscono i servizi nelle scuole elementari torinesi, bensì verranno affidati direttamente ai singoli dirigenti scolastici che, in un periodo di grossa crisi economica come questo, propenderanno per le cooperative con costi minori.
Il problema verrà affrontato il 24 marzo in Comune, quando tutte le Commissioni toccate dal problema delle bidelle parteciperanno ad una riunione convocata dal consigliere Pd Luca Cassiani. Nel frattempo il parlamentare Umberto D’Ottavio ricorda senza mezzi termini che, per come funziona il sistema dei bidelli qui in Piemonte,
il lavoro o lo svolgono i lavoratori delle coop oggi minacciate dai nuovi contratti oppure non lo fa nessuno. In altre parole ed estremizzando un po’ il ragionamento: o le scuole vanno avanti senza bidelli oppure le si devono chiudere.
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