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San Salvario sotto i riflettori. Parmentola: “Bene gli arresti, ma più controllo quotidiano e meno megaretate darebbero più sicurezza. E che gioia vedere accolte dal Comune le nostre richieste”

Franco Borgogno

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movida-torinoDue retate in tre giorni, una sabato dei Carabinieri, una mercoledì della Polizia. E un incontro che ha dato corpo e concretezza alle speranze di vedere accolte, dopo tanto tempo, le richieste della Circoscrizione per quello che riguarda regolamentazione della Movida, attenzione ai residenti, miglioramento ulteriore della qualità della vita a San Salvario. Molto su cui fare il punto con Pola Parmentola coordinatrice (in sostanza l’assessore) della Commissione cultura della Circoscrizione 8.
Partiamo dalle retate: “Senza dubbio arrestare delinquenti va sempre bene, ma a noi piacerebbe ci fosse controllo del territorio che credo sia un’altra cosa: sarebbe preferibile una presenza costante, per 365 giorni l’anno. E’ quello che abbiamo chiesto molte volte, a tutti gli interlocutori, dal Prefetto in giù. Ci è sempre stato risposto che mancano i mezzi, mancano le risorse. Ed è per quello che mi stupiscono poi queste mega operazioni con centnaia di uomini impegnati, mezzi di ogni tipo compreso un elicottero: non sarà che la spettacolarizzaione serve per rabbonire la rabbia crescente dei cittadini e mostrare in maniera appariscente che non siamo stati dimenticati? Semplicemente mi chiedo: non sarebbe efficace avere 4 pattuglie tutto l’anno? Certo, il controllo capillare e discreto si vede meno, ma potrebbe risultare più efficace”.
Ztl notturna e movida: “Finalmente! Dopo anni in cui abbiamo prodotto idee e proposte, in accordo con i cittadini, veniamo ascoltati. E’ importante capire che non è una misura anti-movida ma un modo per regolamentare una situazione che è ormai al limite della sostenibilità. E’ un modo per rendere più vivibile San Salvario in assoluto, anche quando la vita notturna – come periodicamente accade – si sposterà verso altre zone della città. Riservare un lato di alcune vie al parcheggio dei residenti è una buona soluzione, la ztl notturna anche. E abbiamo chiesto di rivedere i percorsi degli autobus notturni Nightbusters, per evitare che la diminuzione ulteriore di posti auto non crei un corto circuito ancora peggiore. D’altra aparte, guardando la piantina di queste linee studiate apposta per rendere più facile e meno pericolosa la vita notturna, balza agli occhi il fatto che tutte – partendo da vare zone della perfieria – facciano capolinea in piazza Vittorio: cosa sensata quando questa rete è stata studiata, 7-8 anni fa, ovvero quando quella zona era il cuore della Movida: ma oggi non è più così. Credo sia risolvibile anche il problema dei costi, che impedirebbe l’installazione delle telecamere all’ingresso della ztl: diamo fiducia ai cittadini e utilizziamo i vigili per i primi mesi, in modo da far passare e sedimentare il concetto che lì, nel quafilatero Vittorio/Marconi/Nizza/Madama Cristina di notte, non si passa in auto. La gente capisce e si adegua, le telecamere non saranno più una necessità”.

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