Lavoro
A Novara e nel Vco un esercito di lavoratori in mobilità, molti over 50
In un dramma collettivo come quello occupazionale attuale i numeri non aggravano le cose, ma le rendono visibili. A Novara la disoccupazione è al 12,4% (dati dell’Osservatorio regionale sul lavoro), nel Vco al 7,3%, ma se limitiamo l’analisi sui giovani dai 15 ai 24 anni il tasso sale vertiginosamente al 42,1% e al 28,6%. Cifre preoccupanti per le prossime generazioni, ma esiste un fronte trasversale di lavoratori che, seppur non ancora senza lavoro, vive ogni giorno sul filo del rasoio.È la categoria dei dipendenti messi in mobilità: al 1° febbraio nel novarese erano 3.287, nel Vco 1.075. Più di quattromila persone iscritte dalle proprie aziende alle liste per scongiurare un licenziamento immediato, ma di questo totale già di per sé preoccupante, è interessante notare la suddivisione per età. La metà dei lavoratori in mobilità sono over 50, 1.724 a Novara e dintorni, 563 nel Vco.
Dati che fanno preoccupare i sindacati locali che lanciano un allarme:
L’aumento della mobilità è il segno della gravità della crisi – spiega il rappresentante della Cisl Maurizio Nieli – e soprattutto dovrebbe fare comprendere alla classe politica che la situazione è gravissima. Stiamo scoppiando, e quando sento dire assurdità dai cosiddetti esperti, che parlano di ripresa perché c’è la diminuzione della cassa integrazione, bisogna smascherare una volta per tutte questa menzogna. La cassa integrazione è diminuita perché le fabbriche hanno chiuso, perché è stata sostituita dalla mobilità e dalla disoccupazione. Ogni giorno arriva al sindacato gente disperata che non sa più come andare a fare la spesa.
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