Piemonte
Ultimatum a Cota, le reazioni dei politici piemontesi
Dopo l’ultimatum del Tar a Cota (sette giorni per indire nuove elezioni), le reazioni dei politici piemontesi sono immediate.
“Fatto di gravità inaudita”, commenta il governatore leghista “Aspetto di leggere una comunicazione in forma ufficiale, non avendola ancora ricevuta, e poi commenterò”. Gli fa eco il vicepresidente Gilberto Pichetto: “Questa sentenza mi sembra contro ogni logica del diritto, un vero accanimento giuridico”, ma l’esponente di Forza Italia si dice comunque pronto ad andare al voto entroil 25 maggio.
Di parere ovviamente diverso il neo segretario del Pd piemontese Davide Gariglio: “Sono molto contento perché finalmente si mette la parola fine a tutti questi tentennamenti e rinvii della giunta Cota. Tuttavia avremmo sperato di vedere un’uscita di scena più dignitosa. Trovo vergognoso che debba essere il giudice a imporre al presidente Cota di fare quello che sarebbe stato il suo primo dovere dopo l’annullamento e la conferma del Consiglio di Stato, cioè indire le elezioni”.
Caustica anche Mercedes Bresso che dda tempo auspica l’arrivo di un commissario in Regione, “le sentenze vanno rispettate. E con oggi nessun altro tentativo di rinvio è possibile”, mentre il consigliere del M5s Davide Bono non esclude nuovi colpi di scena da parte del presidente ormai decaduto: “Grazie al nostro ricorso, andiamo al voto a maggio per ripristinare un minimo di legalità in questa Regione. E speriamo che Cota adesso non si inventi qualche altra trappola giudiziaria. Non se ne poteva più del clima di incertezza totale in cui eravamo, ora voglio proprio vedere cosa possa ancora riuscire a inventarsi”.
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