Cultura
Torino: il Parco d’Arte Vivente lancia un appello per sopravvivere
Un pezzo di cultura torinese minacciato dai tagli, ma soprattutto dalla mancanza di una “cornice programmatica e istituzionale”. Il Pav, Parco di Arte Vivente, “rivolge un invito ai cittadini di Torino e non, agli artisti, ai critici, ai giornalisti d’arte e ai direttori delle Istituzioni dell’Arte Contemporanea in Italia e in Europa affinché sottoscrivano questo appello a sostegno del Parco Arte Vivente e del suo futuro, messo in discussione dal perdurante ritardo del rinnovo della sua Convenzione con gli organi di governo del sistema museale di Torino”. E’ il grido di allarme dell’associazione culturale Parco Arte Vivente che attraverso un appello su charge.org spera di poter salvaguardare la sostenibilità del centro per l’arte contemporanea di via Giordano Bruno 31 a Torino.
I promotori dell’appello ricordano che il PAV fu “aperto cinque anni orsono grazie ad una virtuosa operazione urbanistica e culturale condotta all’insegna del principio della “sussidiarietà democratica”, ha visto crescere mano a mano il numero dei suoi visitatori e il volume delle sue attività didattiche grazie alla conduzione di un serrato e coerente programma di mostre, eventi, laboratori di levatura pienamente internazionale centrati sui contenuti e sulle metodologie partecipative dell’odierna Arte Ecologica”.
“Lo staff del PAV – si legge ancora nella petizione – anche se ridotto alla metà di quello iniziale per effetto dei progressivi tagli dei finanziamenti, si è riorganizzato raddoppiando gli sforzi, ma la mancanza di una cornice programmatica e istituzionale – una nuova Convenzione appunto – lo depriva di quella prospettiva di stabilità e continuità gestionale che è necessaria ad ogni Istituzione pubblica per svolgere coerentemente la sua missione culturale e sociale. Siete quindi invitati – concludono i promotori – a sottoscrivere questo appello per dare anche il vostro sostegno alla continuazione della vita del PAV e del suo grande progetto ideale”.
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