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Il giro del modo in 145 giorni: Paola Gianotti tenta l’impresa in bici da Ivrea l’8 marzo

Franco Borgogno

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paolagianottiSi chiama Paola Gianotti, ha 32 anni, è di Ivrea. Si definisce una appassionata di viaggi e di bicicletta “da sempre”. Tra pochi giorni, l’8 marzo, coronerà il proprio sogno: partirà da Ivrea, in bicicletta, per fare il giro del mondo. Prima l’Europa, poi Sud e Nord America, quindi Australia, Asia. Diamo qualche numero per comprendre di che impresa stiamo parlando: “Dovrà percorrere trentamila chilometri in 145 giorni. Diecimila chilometri gli spostamenti non in bicicletta. Dovrò percorrere 220 chilometri al giorno in sella, significa 10 ore sempre pedalando. Attraverserò quattro continenti e 25 diversi paesi”. Una sfida straordinaria con sè stessa, innanzi tutto. Se ce la farà, sarà primato da Guinness: risulterà infatti la prima donna italiana a compiere una simile impresa, la seconda donna al mondo soltanto dopo la greca Juliana Bhuring (che ce l’ha fatta nel 2012).

Paola Gianotti culla questo sogno da tempo: “E’ da un po’ che è nata questa idea, da molti anni. Viaggio fin da quando ero piccola: prima in camper, poi zaino in spalla. E la bici è un’altra presenza ‘fissa’ da sempre. Coniugando le due passioni cerco di realizzare il sogno al meglio”.

Da un anno lavora concretamente per quetso obiettivo, non facile già nella preparazione, non soltanto nei 145 giorni alla caccia del record: “Dal pensiero alla sua realizzazione passa parecchio: c’è tutto il mondo in mezzo – dice sorridendo – Non è una cosa semplice. Dici ‘voglio farlo’ e decidi di provarci, ma poi spuntano le tante difficoltà: economiche, di allenamento, logistiche… Ma sono riusicta a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle”.

Un viaggio di questo tipo riserverà una tempesta di emozioni. Cosa si aspetta? “Sicuramente ho già vissuto molte emozioni in questo anno di preparazione… L’andamento della preparazione, la conoscenza con persone che non avrei mai incontrato… Ma certamente al rientro sarò arricchita da un’esperienza culturale, sociale, umana e sportiva assolutamente straordinaria”.

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