Ambiente
Per pescare nella Granda bisognerà pagare il 30% in più dell’anno scorso
Stagione al via nella provincia Granda e scatta subito il caro-pesca. Da oggi infatti si potrà pescare nelle acque del cuneese, ad esclusione di quelle sopra i 1.000 metri di altitudine per le quali bisognerà aspettare giugno, ma chi, armato di canna ed esche, si apprestava ad una domenica di relax, dovà prima fare i conti con gli aumenti della licenza. 30% in più rispetto allo scorso anno, da pagare con due diversi bollettini. Se fino al 2013, infatti, la Regione incassava i soldi che poi redistribuiva per il 70% alle province di appartenenza, a seguito dell’ultima legge finanziaria regionale i pescatori dovranno pagare due bollettini diversi e più cari nel totale.
Ad esempio, per la licenza di tipo B, quella più comune con canna a mulinello, non basteranno più i 22,72 euro del 2013, ma bisognerà scucirne 12 per la Regione e 23 per la Provincia.
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