Sequestrati i beni di Pancrazio Chiruzzi, l’ex “solista del kalashnikov”

Pancrazio Chiruzzi, fu soprannominato il “solista del kalashnikov” dopo l’assalto fallito a un furgone portavalori avvenuto a Torino circa vent’anni fa. Dopo quella vicenda e il carcere, Chiruzzi è da circa dieci anni un uomo libero. Ma ora Procura della Repubblica ha disposto il sequestro di tutti i beni di Chiruzzi. Si tratta di una villa a Cavagnolo – dove lui vive con il figlio -, un alloggio a Nichelino, dove abita la madre, alcuni appartamenti e un negozio in corso Palermo, un locale sempre in zona Barriera di Milano e alcuni terreni – con fabbricati rurali – a Perinaldo, in provincia di Imperia. Beni che, secondo la magistratura, sarebbero stati acquistati da Chiruzzi con denaro accumulato in modo illecito. Secondo l’avvocato di Chiruzzi, Mauro Molinengo, però “su questo argomento vige il principio della irretroattività. In sede di udienza dimostreremo che non si poteva e doveva sequestrare nulla”.

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