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Cultura

Via Sacchi 66, la casa di Bobbio diventerà una foresteria per gli studiosi

Redazione Quotidiano Piemontese

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norberto-bobbio-465x300Uno studio con le pareti occupate in ogni centimetro da libri e una scrivania Decò seduto alla quale prima pensò e poi scrisse alcune delle pagine più significative della letteratura italiana contemporanea. Norberto Bobbio è morto dieci anni fa, ma la sua casa rimane un patrimonio da vedere e condividere. È ciò che hanno pensato i figli, come Marco che qualche settimana fa ha annunciato il progetto “Via Sacchi 66”:

Ci siamo interrogati a lungo sulla destinazione della casa, poi abbiamo deciso di metterla a disposizione della Città perché ne diventasse nuovamente parte viva. L’abbiamo resa presentabile con l’intento di trasformarla in un collegio, una foresteria dove gli studiosi possano alloggiare, utilizzare lo studio di mio padre, mettere le loro carte sulla sua scrivania e sedersi sul suo divano ad ascoltare la musica come faceva lui.

Entusiaste le autorità locali che stasera si ritroveranno con l’Università di Torino, la Compagnia di San Paolo ed il Centro Studi Gobetti (già entrato in possesso di gran parte della biblioteca del pensatore torinese) per capire come gestire al meglio l’eredità di un uomo che ha dato lustro alla città e all’Italia intera.

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