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Cronaca

Sorpresa dall’autopsia: si è suicidato l’uomo della sparatoria di corso Moncalieri a Torino

Gabriele Farina

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poliziaL’autopsia sul corpo di Giuseppe Virdò ha rivelato le inattese modalità della morte dell’uomo che la sera dell’8 febbraio scorso ha terrorizzato il centro di Torino. Virdò è morto per un colpo sparato da una Beretta modello 34, cioè una delle pistole che aveva con se durante la fuga. Virdò non è stato quindi ucciso da un proiettile sparato dalla polizia ma si è suicidato quando ha capito che la fuga era ormai impossibile. L’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Testi e gli esami balistici del gabinetto di polizia scientifica della questura hanno rivelato che il proiettile che ha ucciso Virdò era un calibro 9, sparato a bruciapelo alla tempia destra dell’uomo. La polizia ha invece sparato dall’altro lato della macchina (si trattava della volante rubata da Virdì) e naturalmente da una distanza ben più elevata. Virdì la sera dell’8 febbraio, un sabato, col centro di Torino pieno di gente, aveva costretto la polizia ad un folle inseguimento da via Garibaldi a corso Moncalieri, sequestrato una guardia giurata, rubato una volante della polizia durante la successiva colluttazione ed infine costratto gli agenti ad una sparatoria in mezzo alla strada.

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