Cronaca
Sono sempre più numerosi i clienti che prendono il taxi senza pagare
I “portoghesi”, quelli che non pagano il biglietto, li conoscevamo su pullman e tram. Ora, con l’aguzzarsi dell’ingegno dovuto alla crisi, il fenomeno si estende anche ad un settore parallelo, quello dei taxi. A lanciare l’allarme è il Coordinamento Sindacale Tassisti Torinesi che racconta di un incremento esponenziale negli ultimi due anni delle persone che utilizzano il servizio, ma poi non pagano
Capita almeno due o tre volte a settimana ad ognuno di noi, in particolare ai colleghi del notturno, di trovarsi di fronte a clienti che non hanno i soldi per saldare il conto, o peggio fuggono, racconta a La Stampa Nicola Gasperoni, il segretario
Non esiste una categoria di furbetti ben definita. Si va dal ragazzo ubriaco, ma sufficientemente lucido per lanciarsi in corsa dall’auto, alla signora di mezza età che, scoperta a bluffare, propone di pagare in natura. Alcuni con una scusa si fanno davanti ad un palazzo, entrano (“salgo un attimo a prendere i soldi”) e non si fanno più rivedere; altri, più candidamente, ammettono di non poter pagare e propongono un baratto col proprio cellulare.
Ma il risultato per i tassisti di Torino è sempre lo stesso: inutile far denuncia, i soldi di quella corsa non li rivedranno più.
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