Piemonte
Una bambina di 11 anni contesta il Carabiniere a scuola: io so che picchiate i NoTav, a me non sembra che facciate bene
La notizia è partita dalla pagina Facebook del Senatore del Movimento 5 Stelle Marco Scibona. Racconta un episodio accaduto ad Almese, paese fortemente coinvolto nelle vicende della Tav durante una delle ricorrenti conferenze su legalità e lotta al bullismo che organizzano le forze dell’ordine nelle scuole.
“Scuola media di un paese della bassa Valle di Susa. Una mattina come tante: campanella, tutti in classe, e mentre si chiacchiera arriva il prof.: “Oggi niente lezione, si va in palestra ad ascoltare l’arma dei carabinieri”. E così ci si “intruppa” e si prende posto. Il carabiniere relatore spiega nei dettagli quanto bene fanno alla popolazione, spiega cos’è il bullismo e come loro possono intervenire in simili casi, che la loro missione è quella di aiutare i più deboli e fermare i cattivi, infine un bel video dove si vedono volanti sgommare, cattivoni arrestati e bambini salvati.
Tutto sembra finito nei migliori dei modi…ma c’è un ma. Perché i bambini possono fare delle domande e la prima domanda la fa una piccola bambina che frequenta la prima media (11 anni!) che molto candidamente dice “Voi dite che fate tanto bene, ma in questa Valle io so che picchiate e manganellate i no tav, a me non sembra che facciate tutto sto bene”.
Al che il carabiniere si dimostra per quello che è, e al posto di chiudere la questione con una battuta inizia un lungo panegirico contro i no tav: sono “disobbedienti” (usa proprio questo termine) “non ascoltano come quando un bambino non ascolta la mamma” e in un crescendo wagneriano inizia a raccontare che si camuffano, tirano pietre e bombe, attaccano le reti e che fanno cose illegali e quest’ultima parola la ripete più volte.
La bambina ascolta, poi finito il panegirico, si ritrova ancora il microfono in mano e allora ribatte “ma a me sembra che i primi ad essere illegali siete voi. Sparate dei gas lacrimogeni che sono vietati da tutto il mondo, proprio voi che dovreste essere legali”
A quel punto succede quello che non ti aspetti. Succede che tutti i bambini si mettono ad applaudire e osannare la piccola bambina di prima e che il carabiniere non riesce più a parlare.
Lei in tutto quel clamore scoppia a piangere per l’emozione, mentre i tutti i bambini li sono addosso: chi fa i complimenti, chi l’abbraccia, chi gli dice che è una piccola eroina. Nelle ore dopo non si parla di altro. Della “primina” che ha azzittito il carabiniere Vi assicuro che è’ tutto vero! raccontato dai diretti interessati.”
La dirigente scolastica Anna Salvatore ha una ricostruzione delle cose in parte diversa la ricostruzione: “Non c’è stato nessun pandemonio durante l’incontro, la cosa si è svolta normalmente e serenamente, anche se quella domanda era inaspettata in realtà sono stati applauditi tutti i bambini che sono intervenuti, non solo la ragazzina che ha fatto la domanda sui No Tav, che è stata la prima a porre quesiti. Il carabiniere ha avuto grande pazienza e delicatezza nel rispondere, anche se lei è stata irruente, proprio perché le domande dei bambini sono libere. Ed è stato proprio il maggiore Rocco a riconoscere che la piccola ha avuto molto coraggio nel confrontarsi così con un adulto. Mi permetto, da educatrice, di affermare che una bambina di quest’età dovrebbe avere l’umiltà di ascoltare l’interlocutore, usano toni meno accesi, proprio perché siamo in democrazia”.
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