Piemonte
Sochi 2014, in pista anche un’azienda torinese
Ai Giochi Olimpici invernali di Torino 2006 furono spesi poco più di tre miliardi di euro, per quelli di Sochi, in partenza domani (anche se oggi sono già iniziate le qualifiche del freestyle, dello snowboard e del pattinaggio di figura), se ne spenderanno circa 51. Una cifra folle, cinque volte maggiore rispetto alle stime iniziali e che farà dell’Olimpiade russa l’edizione più costosa della storia.
Di questa montagna di quattrini ne beneficeranno anche le tante aziende italiane chiamate a costruire infrastrutture, collegamenti, impianti sportivi e servizi. Tra queste la torinese Geodata.
Fondata nel 1984 in corso Duca degli Abruzzi 48/e, la Geodata si occupa di “geoingegneria multidisciplinare”, vale a dire della progettazione e realizzazione di opere in sotterraneo. Tunnel per metropolitane, ferrovie, autostrade, ma anche dighe e impianti idroelettrici; nel corso dei decenni i campi di interesse si sono espansi di pari passo con la crescita di professionalità e ora gli ingegneri della Geodata si occupano anche di rischio ambientale, di sostenibilità e di project financing. 3.500 km di gallerie e più di 2.500 progetti in tutto il mondo, dal Qatar alla California, dalla Cina all’India, passando per Turchia e Brasiel, questo il biglietto da visita che ha convinto gli uomini di Putin a richiederne i servigi per le infrastrutture di Sochi e dintorni.
In Russia ci saranno anche i gatti della nevi della Prinoth, azienda altoatesina già presente in loco con la casa madre Leither (che fabbrica ed installa impianti di risalita), conosciuta molto bene anche qui in Piemonte. Erano suoi infatti i gatti delle nevi che nel 2006 battevano le piste sulle nostre Alpi, 40 mezzi nuovi di zecca che però non saranno sufficienti per l’edizione col colbacco dei giochi: a Sochi, infatti, ne hanno richiesti 60.
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