Cronaca
Medicine anti-Aids nuovo oro per i ladri: colpo da 350 mila euro all’Amedeo di Savoia a Torino
Sono fondamentali per chi è malato, l’unica speranza per chi sa di essere condannato, ma è una speranza che costa carissima. I farmaci antiretrovirali non cancellano l’Aids, ma migliorano nettamente le condizioni di vita di chi ne fa uso e le case farmaceutiche se li fanno pagare come oro. Naturale, dunque, che questi medicinali siano diventati il bottino prediletto per bande di criminali che negli ultimi mesi stanno effettuando razzie mirate nei magazzini degli ospedali italiani. Il colpo da record è avvenuto una decina di giorni fa a Torino, nel deposito dell’Amedeo di Savoia dove, con estrema facilità, i banditi hanno trafugato dieci scatoloni contenenti farmaci per un valore complessivo di 350 mila euro. Un bottino favoloso ottenuto senza dare nell’occhio e senza lasciare tracce. I malviventi sono entrati da un’entrata secondaria della cucina, hanno puntato sicuri verso quelle dieci scatole e poi si sono dileguati senza che né i sorveglianti, né i dipendenti del magazzino si accorgessero di nulla.
Rivendere medicine tanto preziose non è impossibile. Gran parte della merce rubata va all’estero, molto spesso nei Balcani o in Grecia e, in generale, in tutti quei Paesi in cui la sanità pubblica è in difficoltà, ma se ne può trovare un buon numero anche su internet.
I farmaci antiretrovirali vengono anche usati, oltre che dai pazienti sieropositivi, come terapia preventiva per l’Aids da chi ha rapporti sessuali a rischio, ad esempio le prostitute. Gli studi medici ne devono ancora verificare l’efficacia in questo senso, ma, tra le fila dell’esercito di chi vende sesso a pagamento, c’è già chi ne fa un uso abituale.
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