Piemonte
Uncem Piemonte contro il Canone Rai se non c’è il segnale
Uncem Piemonte ha deciso di appoggiare lo studio del Corecom per individuare le zone al buio. Ma il servizio pubblico si assuma le responsabilità. E riattivi la trasmissione dedicata al territorio montano, chiusa nel 2013. Pagare il Canone Rai ha davvero senso per chi abita nelle aree montane e non riceve il segnale della tv pubblica? Sono domande che a 24 ore dal termine per il pagamento del canone, l’Uncem riceve da chi vive nelle Terre Alte, il 52 per cento del Piemonte e vuole ribaltare ai vertici della tv pubblica. E proprio perché il canone è un’imposta sulla detenzione di apparecchi atti alla ricezione di radioaudizioni televisive, le prime tre domande sono ancor più importanti oggi. Dopo la transizione da analogico a digitale, intere vallate e interi paesi alpini e appenninici sono rimasti senza segnale. Altri sono stati coperti grazie all’impegno delle Comunità montane che tra i loro compiti avevano appunto, su mandato della Regione, la gestione dei ripetitori. Nelle Valli Orco e Soana, ad esempio, non si vedrebbe la tv senza i pali montati dall’ente sovraccomunale negli ultimi anni. Una situazione che ai dirigenti della Rai sembra essere sconosciuta, vista la continua disattenzione per il territorio. Non fosse per la lungimiranza, una buona dose di passione e per la capacità di riconoscere le notizie da parte di giornalisti e operatori della sede regionale di via Verdi, le Terre Alte sarebbero continuamente tagliate fuori dal piccolo schermo.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese