Cittadini
Mini Imu, Torino la più cara dopo Milano e Genova
Secondo i dati resi noti dalla Cgia di Mestre è Milano la città dove bisognerà sborsare la cifra più alta per la Mini Imu. Subito dopo ci sono Genova e poi Torino. Sono 48 su 100 capoluoghi di regione ad aver applicato la Mini Imu e tra questi il capoluogo piemontese occupa il non invidiabile terzo posto. Per un’abitazione di tipo civile (categoria catastale A2) a Milano il versamento medio sarà di 200 euro, a Genova di 158 e a Torino di 152. Per un’abitazione di tipo economico (categoria catastale A3), gli importi saranno 87 euro per Milano, 84 euro per Siena e 83 per Genova. In questa seconda classifica Torino è sesta con 79 euro.
I calcoli, fa notare la CGIA, sono stati effettuati a partire dalle rendite medie catastali delle abitazioni di questi Comuni e sono state considerate le abitazioni di tipo civile (categoria catastale A2) e le abitazioni di tipo economico (categoria catastale A3). La CGIA ricorda che queste due categorie catastali costituiscono oltre il 70% del totale delle prime abitazioni presenti in Italia, mentre l’entità dell’esborso dipende sia dall’aliquota deliberata sia dalla rendita media presente nel territorio del Comune analizzato. Pertanto, al crescere di queste due variabili aumenta l’aggravio per il contribuente. In tutti i casi analizzati si è tenuto conto solo della detrazione fissa di 200 euro per ciascun immobile.
La scadenza, prevista entro il prossimo 24 gennaio, interessa i proprietari di abitazioni principali situati in quei Comuni che hanno deliberato per il 2013 un’aliquota IMU superiore all’aliquota base del 4 per mille. Questi contribuenti dovranno versare il 40% della differenza tra l’ammontare dell’IMU risultante dall’applicazione della maggiore aliquota IMU deliberata dal Comune e quella del 4‰.
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