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Piemonte

Dopo la sentenza del TAR, il PD chiede le dimissioni di Cota e lancia Chiamparino candidato

Redazione Quotidiano Piemontese

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bandiere-pdFioccano le reazioni dopo la decisione del TAR del Piemonte che ha annullato le elezioni regionali del 2010. Il PD chiede subito le dimissione del governatore Roberto Cota. “Dal punto di vista politico non c’è più nulla da dire, le elezioni del 2010 sono nulle. E’ chiaro che la ricaduta politica è immediata, qualsiasi siano le decisioni del centrodestra. Bisogna solo capire se si vota il 25 maggio o più avanti”. E’ stato il commento del segretario regionale del Partito Democratico, Gianfranco Morgando. “Giustizia è fatta. E ora non ci sono più alibi: Cota e la sua giunta si dimettano subito e si vada a maggio alle elezioni. Sergio Chiamparino sarebbe l’uomo giusto per ridare autorevolezza e credibilità al Piemonte”. E’ quanto ha affermato a caldo Federico Fornaro, senatore del Partito Democratico.

“L’emergenza che viviamo sulla sanità e la crisi occupazionale non aspettano i tempi della giustizia amministrativa. Il Piemonte ha assoluta necessità di un governo regionale autorevole, in grado di impostare politiche di sviluppo e di non sprecare risorse preziose”. E’ stato il commento del presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta che sul futuro candidato afferma:  “Prima di pensare a liste e candidature, servono con urgenza programmi di governo attuabili”. Tuttavia le manifestazioni di sostegno all’eventuale candidatura dell’ex sindaco di Torino si moltiplicano e arrivano anche anche da altri partiti del centro-sinistra. “Ottima la candidatura di Sergio Chiamparino. E’ il candidato giusto  per guidare un governo e una maggioranza di centro sinistra che sia in grado di affrontare i grossi problemi dell’economia piemontese e recuperare rapidamente i ritardi provocati da quattro anni di inconcludenze della giunta Cota” ha dichiarato il senatore Enrico Buemi, segretario regionale Psi del Piemonte.

Ma il diretto interessato cosa ne pensa? Chiamparino, che nel frattempo è stato scagionato dalle accuse per il “caso Murazzi”, ha affermato che “se nei prossimi mesi si andrà al voto anticipato nella Regione vi sarà la mia disponibilità alla candidatura alla presidenza della medesima che, naturalmente, non dipenderà solo da me”.

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