Economia
Tregua armata in Regione sul futuro del Csi Piemonte
Continua la battaglia in commissione in Regione Piemonte sul futuro del Csi Piemonte. l’opposizione continua il suo ostruzionismo sul disegno di legge che prevede lo spezzatino del Csi. La maggioranza  prima ha mostrato i muscoli, minacciando di riportare in aula il richiamo in aula il provvedimento, poi ha scelto più prudentemente di rimandare a una riunione straordinaria dei capigruppo per decidere il da farsi.  Secondo Monica Cerutti di Sel: “nessuno spiraglio di luce sul fronte CSI-Piemonte: l’assessore Ghiglia, invece di aprire un vero e proprio dialogo con chi si sta opponendo alla delibera sul CSI-Piemonte, chiedendo un preliminare piano industriale, tenta l’ennesima prova di forza. Si dice rammaricato. Anche noi lo siamo, perché se qualcuno vuole il bene del CSI sono coloro che lo vogliono pubblico e che in questi anni hanno lottato perché avesse finalmente il ruolo che gli compete nelle politiche regionali. L’informatizzazione del sistema sanitario è una competenza che da sempre chiediamo per il consorzio”. Per Davide Bono del M5S: ” La maggioranza, forse con il fiato sospeso per il pronunciamento del TAR ha prima annunciato la propria volontà di richiamare in Aula la proposta di legge, con eventuale contingentamento dei tempi, poi ha rinviato alla prossima capigruppo.  La speranza è, ovviamente, che il TAR  spenga la luce sulla peggiore legislatura che la Regione Piemonte ricordi, aprendo ad un vero rinnovamento, mantenendo così salvo il know how e le competenze del Csi”.
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