Piemonte
Una Casa Amica: la lettera di Natale del vescovo di Torino Cesare Nosiglia
La Lettera di Natale dell’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, si intitola Una casa amica. Nella lettera Nosiglia scrive: “Penso a chi soffre nella propria casa situazioni di divisione, incomprensioni gravi nel rapporto di coppia o con figli o i propri genitori anziani; ci sono anche tanti che debbono affrontare in famiglia problemi di disabilità o malattie anche gravi di congiunti o vivono solitudini profonde senza legami affettivi e amicizie sincere. Penso anche a quanti vivono in coppia senza vincoli stabili e riconosciuti, o chi condivide un nuovo vincolo dopo una esperienza coniugale fallimentare. Molti sono anche ormai coloro che soffrono la mancanza di un lavoro o l’impossibilità di pagare l’affitto di casa. Molti sono anche gli immigrati e i rifugiati che sono privi di una famiglia, perché l’hanno lasciata nel loro Paese. C’è infine chi vive sulla strada, senza una casa o anche solo un posto per dormire. Eppure c’è una casa per tutti e che dovrebbe essere un punto di riferimento costante per ogni situazione di disagio morale o materiale: la parrocchia. Essa è la Chiesa che vive tra le nostre case: tutti devono potervi trovare la famiglia che li accoglie e permette loro di fare, con gli altri fratelli e sorelle della comunità, un’esperienza di amore forte e sincero”.
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