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Natale e Santo Stefano con la neve a 1000 metri; per la protezione civile rischio allagamenti e valanghe
La tempesta di Natale è in arrivo come previsto, ma almeno sul Piemonte dovrebbe essere meno intensa e problematica che in altre aree. Natale e Santo Stefano saranno decisamente piovosi un po’ su tutta la regione e la pioggia si trasformerà in neve a quote superiori agli 800-1000 metri. Le precipitazioni maggiori si aspettano nel cuneese. Fino ad un metro di neve è atteso su Alpi Marittime e tra le valli Sesia e Ossola. La situazione potrebbe diventare di allerta nei giorni immediatamente successivi quando il sole tenderà a rendere molle la neve caduta il 25 ed il 26 ed il rischio valanghe diventerà serio. Per l’ Arpa del Piemonte
Dalla serata odierna le precipitazioni, già in atto sul settore orientale ed al confine con la Liguria, si estendono a tutta la regione. Domani precipitazioni forti su Verbano e Biellese e sui rilievi al confine con la Liguria; la quota neve è prevista sui 900 – 1000 m a nord e 1400 m a sud con valori inizialmente collinari sul cuneese. Dalla serata di domani è attesa una progressiva attenuazione dei fenomeni a partire dal settore occidentale. La giornata di S. Stefano è ancora nuvolosa al mattino, con progressive schiarite ed un rinforzo dei venti per locali condizioni di foehn.
Le nevicate previste saranno accompagnate in montagna da venti forti da sud-ovest con formazione di nuovi, diffusi lastroni, anche di notevole spessore e dimensione, che determineranno un rapido aumento del pericolo valanghe su tutto il Piemonte. Sui settori settentrionali e meridionali, dove i quantitativi di neve previsti sono maggiori, il pericolo raggiungerà il grado 4-Forte. Sui restanti settori il grado di pericolo valanghe sarà 3-Marcato. L’attività fuoripista è fortemente limitata ed occorre ovunque una buona capacità di valutazione locale delle condizioni di pericolo.
La Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Piemonte prevede che
dalla serata odierna le precipitazioni, già in atto sul settore orientale ed al confine con la Liguria, si estendano a tutta la regione. Nel giorno di Natale si prevedono precipitazioni forti su Verbano e Biellese e sui rilievi al confine con la Liguria; la quota neve è prevista sui 900 – 1000 m a nord e 1400 m a sud con valori inizialmente collinari sul Cuneese. Dalla serata di domani è attesa una progressiva attenuazione dei fenomeni a partire dal settore occidentale. La giornata di Santo Stefano è ancora nuvolosa al mattino, con progressive schiarite ed un rinforzo dei venti per locali condizioni di foehn.
In considerazione di tale situazione è stato emesso un avviso di criticità per piogge e nevicate intense sulle zone A (Toce) e B (Biellese, Val Sesia) della regione: localizzate interruzioni per allagamenti o piccoli smottamenti di versante potranno verificarsi in prossimità di impluvi, canali e zone depresse della fascia di pianura e pedemontana, mentre al di sopra dei 1000 metri accumuli nevosi importanti potranno rendere difficoltosa la transitabilità delle strade di fondovalle.
Le nevicate previste saranno accompagnate in montagna da venti forti, che determineranno un rapido aumento del pericolo valanghe su tutto il Piemonte. Sui settori settentrionali e meridionali, dove i quantitativi di neve previsti sono maggiori, il pericolo raggiungerà il grado 4-Forte. Sui restanti settori il grado di pericolo valanghe sarà 3-Marcato. L’attività fuoripista è fortemente limitata ed occorre ovunque una buona capacità di valutazione locale delle condizioni di pericolo.
La Protezione Civile segue costantemente l’evolversi della situazione: anche se al momento non si prevede il verificarsi di situazioni idrogeologiche di elevata criticità, si invita la popolazione ad informarsi costantemente sulle condizioni meteorologiche, ad informarsi sulle condizioni di transitabilità delle strade ed a consultare gli aggiornamenti dei bollettini valanghe.
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