Cronaca
Una ventina di notai torinesi nel mirino della Agenzia delle Entrate
“L’Agenzia delle Entrate ha inviato alla Procura della Repubblica di Torino oltre venti casi di notai sul conto dei quali erano stati compiuti accertamenti con esito positivo sul meccanismo di onorari confusi con rimborsi spese. Per la maggior parte, queste verifiche sono state svolte a campione. Inutili ai fini di una contestazione di carattere penale, che deve sempre fare i conti con la prescrizione del reato (7 anni e mezzo)”. E’ quanto scrive Lo Spiffero che ripercorre la vicenda nella quale è coinvolto anche il notaio Angelo Chianale:
Chianale e altri notai sono stati accusati di aver indicato fra le spese, non soggette a tassazione, parte degli onorari. L’Agenzia delle Entrate aveva scoperto nel 2012 che il meccanismo di evasione era diffuso fra i notai torinesi. Si era parlato di otto notai colti in fallo, in realtà sono stati molti di più, considerati anche quei professionisti la cui evasione accertata si è fermata sotto la soglia – scesa nel frattempo da 103 mila a 50 mila euro l’anno – stabilita per far scattare la segnalazione del reato penale.
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