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Cronaca

Il Comune di Torino mette all’asta i centri sociali

Redazione Quotidiano Piemontese

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askatasunaAskatasuna, El Paso e Gabrio addio. Questa mattina il Consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione per il riutilizzo in chiave sociale o la vendita delle palazzine occupate da anni dai centri sociali.
La votazione è stata in dubbio fino all’ultimo e il definitivo sì, ottenuto con 15 consiglieri a favore, 14 contrari e 5 astenuti, ha sorpreso la maggioranza. Il voto di una parte dei Moderati e la contemporanea astensione di tre consiglieri Pd (La Ganga, Araldi e Cuntrò) ha portato all’approvazione della proposta di Maurizio Marrone (FdI) e Giuseppe Sbriglio (ex Idv).

Il ricavo stimato dalla messa all’asta degli edifici in questione si aggira sui 13 milioni di euro, ma prima di vendere si cercherà comunque di dialogare con gli occupanti. Si prevede la possibilità “di riutilizzo degli immobili occupati ad uso sociale se gli occupanti accettano di interloquire con l’amministrazione comunale e di mettersi in regola, mentre le palazzine ostaggio degli antagonisti delinquenti saranno vendute all’asta, con l’impegno di utilizzare il guadagno per risanare il welfare” ha spiegato Marrone.

Da parte dei centri sociali di corso Regina Margherita (Askatasuna), via Millio (Gabrio) e dell’ex scuola materna Robilant (El Paso) ancora nessuna risposta, ma è certo che l’approvazione di questo documento proprio nel giorno in cui i rifugiati stavano manifestando davanti al Comune per chiedere la residenza, genererà tensioni sociali a non finire.

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