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Biella

Dal Mali a Biella, Oumaru si riprende la sua vita coltivando la terra

Redazione Quotidiano Piemontese

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ec-080912-contadini22 anni, in fuga da 4, ora a Biella ha trovato una casa ed un lavoro. È la storia di Oumaru Toure, ragazzo maliano che, dopo tanto girovagare, ha chiuso un capitolo della sua vita tornando all’inizio, tornando a fare l’agricoltore.
Come riportato dal sito Alinews.it, Oumaru scappa dal Mali nel 2009, abbandonando il suo villaggio dal profetico nome di Farina per rifugiarsi prima in Algeria e poi in Libia. Resta nella terra d Gheddafi per un paio d’anni, ma quando nel 2011 scoppia la guerra civile interna, il giovane africano è costretto a muoversi e la direzione che prende, il Nord, lo porta prima a Lampedusa, poi a Genova.

“Io vengo dal mare” dice, con il sorriso smagliante che riflette la stessa emozione che si nota negli occhi stanchi, ma finalmente sereni. In Liguria è accolto dalla comunità “Tantintenti” e, nel momento in cui anche in Mali scoppiano disordini, Oumaru passa dall’essere un “semplice” immigrato a rifugiato di guerra. Questo non lo aiuta a trovare un lavoro perchè, pur mettendoci tanta buona volontà e impegno (impara subito l’italiano, fa un corso per diventare saldatore), gli sbocchi sono pochi. La cooperativa lo manda allora in Piemonte, gli trova un alloggio a Biella e, cosa più importante, gli affida un terreno di circa duemila metri a Candelo. Un ritorno alle origini, un ritorno alla vita vera.
Oumaru, con l’aiuto di alcuni volontari, inizia a coltivare i campi a maggio 2013 e in breve tempo le sue verdure “bio” diventano appetite da tutto il circondario. Oumaru copre i costi di produzione con mezza stagione di lavoro, vende tutti i suoi prodotti e inizia a ricevere richieste anche via internet.

“Consegno la merce in bicicletta” racconta con orgoglio il 22enne africano che ora vive in un alloggio in centro, barattato con la cura del giardino condominiale e sta ingrandendo la sua attività. Un orto e un frutteto, viatico per ricavare i soldi per comprare una motozappa. E per prendere la patente. Oumaru alla conquista del mondo grazie a braccia forti, tenacia e tanto coraggio.

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