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Cronaca

A Saluzzo si fanno i conti con l’emergenza immigrati in cerca di lavoro

Redazione Quotidiano Piemontese

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arance_Rosarno_immigratiRaccogliere la frutta è uno di quei lavori di cui si dice che “gli italiani non vogliono più fare”, ma gli immigrati sì e, da qualche anno a questa parte, anche in Piemonte assistiamo a vere e proprie migrazioni a carattere stagionale. Succede a Saluzzo dove in periodo di raccogliere la frutta arrivano centinaia di immigrati in cerca di lavoro, causano una vera e propria emergenza sociale.
A maggio erano arrivati in 190 per lavorare nel comparto ortofrutticolo saluzzesse e si erano accampati al Foro Boario, tra l’indifferenza delle autorità cittadine. Indifferenza che non poteva più essere tale ad agosto quando l’accampamento abusivo sfiorava le 600 persone, in condizioni igenico-sanitarie alquanto precarie.

Lo sgombero iniziato a giugno in maniera piuttosto blanda ha subito un’accelerata ad inizio settembre, in concomitanza con la visita del Ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge. I migranti hanno scritto direttamente a lei che li ha poi incontrati e si è prodigata per loro. Sono arrivate 20 tende blu da 12 posti ciascuna che, insieme alla buona volontà di Caritas, Coldiretti e cittadinanza (offerti alloggi e posti letto), hanno tamponato l’emergenza.
Ora, terminato il periodo della raccolta dei kiwi, il campo improvvisato è deserto, abbandonato dai migranti in cerca di lavoro in altre parti d’Italia. Ma si pensa già a quando sarà di stagione di frutta.

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