Lavoro
Arrivano i cinesi della Ming Jun auto industry per salvare la De Tomaso
Dopo mesi di voci e di ipotesi arriva il primo contatto concreto per il salvataggio della De Tomaso e dei suoi 900 dipendenti. Si tratta della Ming Jun auto industry, gruppo cinese di produzione di mezzi di trasporto. I suoi rappresentanti erano ieri a Torino ed hanno prima incontrato il curatore fallimentare Enrico Stasi, poi visitato gli stabilimenti di Grugliasco con alcuni dirigenti dell’assessorato al Lavoro. La Ming Jun non ha ancora presentato la sua offerta ma l’incontro è stato findamentale per chiarire alcuni punti. Intanto i cinesi non avrebbero intenzione di assumere tutti e 900 i lavoratori in cassa integrazione, quindi hanno sondato il campo per l’apertura di una trattativa sindacale. Poi non vorrebbero ovviamente accollarsi i debiti pregressi della De Tomaso. Infine hanno voluto chiarimenti sulla questione del marchio. Il marchio De Tomaso è al centro di una contesa legale con l’imprenditore torinese degli occhiali Mario Martucci, che lo ha registrato per la produzione di occhiali, ma Stasi ha rassicurato gli investitori dicendo loro che esiste una registrazione fatta nel 2011 dalla vecchia proprietà, la famiglia Rossignolo, che riguarda l’utilizzo del logo per la produzione di auto. La prossima settimana è previsto un incontro all’assessorato del Lavoro mentre il 4 gennaio è la data in cui scadrà la cassa integrazione per i 900 dipendenti e scatteranno i licenziamenti. A questo punto si spera di arrivare ad una soluzione prima di quella data.
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