Cronaca
La pazienza dei tifosi è esaurita da un pezzo, ma il Fila resta ancora un sogno
“In due anni ci sarà il nuovo Filadelfia” così prometteva il consigliere del Torino F.C. non più tardi di due giorni fa durante la riunione della Circoscrizione 9. Brusio in aula, tra l’incredulo ed il nervoso i tifosi, stufi di sentire proclami che poi, puntualmente, non vengono rispettati. Lo stesso Consiglio della nona Circoscrizione era stata interpellato riguardo a questo problema 28 mesi fa, più di due anni solari, e solo mercoledì si è riunito. Assemblea strana, con un clima da barricate, ma soprattutto da scaricabarile tra le autorità.
L’assessore Gallo, per esempio, dopo aver più volte rinviato la propria partecipazione, si è presentato 40 minuti in ritardo e ha aggirato ogni tipo di domanda diretta sul vecchio Fila: ai 150 tifosi accorsi alla seduta che chiedevano lumi sull’attuale stato dei fondi destinati alla riscotruzione di quello che è, a tutti gli effetti, un museo del calcio italiano, Gallo ha ribadito la sua volontà nel mantenere gli impegni (presi anni fa, per la verità) e nulla più. A chi lo incalzava chiedendo quando il Comune di Torino erogherà il famoso milione di euro, già messo a bilancio 2013, l’Assessore ha risposto che “non può esserci una data di erogazione. Prima di procedere dovremo attendere anche gli altri enti”.
Altri enti che, nello specifico, sono la Regione, ancora in cerca di una banca con la quale accendere il mutuo da 3,5 milioni di euro promesso, la Fondazione, da mesi in cerca di un nuovo presidente dopo le dimissioni di Chiabrera prima e Zunino poi e la società del Presidente Cairo. Il massimo dirigente granata aveva a suo tempo promesso un investimento per la ricostruzione di 3 milioni, poi ridotti precipitosamente a 1. E mercoledì, per bocca del suo consigliere Ferrauto ha, come ricordavamo in apertura, fatto sapere che “Non è stato il Torino FC a distruggere il Fila, ma ha scelto di intervenire lo stesso”. Come è ancora da capirsi.
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