Piemonte
Una stazione scientifica torinese sull’Everest
Sull’Everest si parla italiano, anzi piemontese. Il merito è di Andrea Merlone, ricercatore dell’Inrim, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, che, insieme al giovane collega Guido Roggero, torinese come lui, ha installato nella Piramide del Cnr una nuova e moderna stazione metrologica. A quota 5.050 è ufficialmente la più alta del mondo, ha ricevuto il premio Impact Prize dall’Unione Europea ed è stata prodotta a Chivasso.
Portare tutti i componenti sulla montagna più alta del globo non è stata un’impresa semplice e la missione, che fa parte del progetto Meteomet, sempre finanziato dalla UE e sempre sviluppato a Torino, ha dovuto superare difficoltà di ogni tipo. Dall’atterraggio a Lukla, in Nepal, uno degli aeroporti più pericolosi del mondo, al trasporto a spalle di tutta l’attrezzatura. A spalle, sì, perchè l’elicottero promesso dai russi, alla fine non è arrivato e i ricercatori, insieme agli sherpa, hanno dovuto scarpinare con il materiale scientifico dai 2.800 metri della partenza ai 5.050 della Piramide del Cnr.
La stazione, installata in una ex sauna della base, fornirà dati importantissimi dati per monitorare i cambiamenti climatici globali, dati ancora più attendibili grazie ad un ambiente circostante non antropizzato.
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