Sgominata una banda di usurai legati all’ndrangheta che taglieggiavano gli imprenditori piemontesi

La Squadra Mobile di Torino ha arrestato una banda di usurai, secondo gli investigatori legati alla ‘ndrangheta,che hanno minacciato due imprenditori torinesi per ottenere  interessi stratosferici su un prestito di 140mila euro. Secondo le indagini il gruppo pretendeva tra il 6 e il 7% di interessi al mese dai due imprenditori. L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata  a quattro persone, già detenute per associazione di tipo mafioso. Secondo gli investigatori la mente era Giuseppe Mirabella, detto Pippo, ritenuto il capo della locale di ‘ndrangheta di Giaveno , di cui faceva parte anche Eduardo Cataldo, collegato all’omonima cosca di Locri in provincia di Reggio Calabria con cui manteneva i rapporti della cellula piemontese. Nell’indagine è finito anche un quinto uomo, esponente della ‘ndrina Ursino di Gioiosa Ionica ed attivo in Torino, riconosciuto responsabile dell’estorsione ma per il quale il gip ha dichiarato inammissibile la richiesta di misura cautelare per scadenza del termine di fase, avendo già scontato un anno di detenzione nell’ambito dell’operazione Minotauro.

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