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Cronaca

La santona mummificata di Borgo San Dalmazzo potrebbe essere stata venerata anche da morta

Gabriele Farina

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graziella-giraudoSi tinge di risvolti sempre più inquietanti la storia di Graziella Giraudo, la santona trovata mummificata in casa una settimana fa a Borgo San Dalmazzo. I dubbi sono ancora molteplici. Impossibile per ora capire quando è morta la donna e da quanto tempo la consuocera Rosa Giraudo la conservasse mummificata in casa. Vicini e parenti, compresi l’ex marito e i figli, non sanno (o non vogliono) dire quando l’hanno vista l’ultima volta viva. Le testimonianze più vicine riportano ad almeno 15-18 anni fa. Ma è possibile che la mummia sia rimasta nascosta in casa per tanto tempo? Probabilmente si. Intanto l’esame del medico legale ha appurato che si tratta di mummificazione naturale, ma che per renderla possibile sono necessarie diverse condizioni, difficili in una casa se non con la cura attenta da parte di qualcuno che deve essersi preso cura del cadavere. La consuocera Rosa? Da sola? Ora si attendono i risultati della Tac e dell’autopsia per saperne di più.
I risvolti più inquietanti però sono altri ancora. Il pm Massimiliano Bolla, che sta seguendo il caso, ipotizza che molte persone fossero a conoscenza della condizione della santona e che addirittura potrebbe essere stata venerata anche da mummia, mostrata ed esposta dalla consuocera a chi si rivolgeva loro per chiedere aiuto, consigli e grazie.
Una storia che ha ancora molto da raccontare.

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