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Cronaca

La posizione del ministro Cancellieri sull’inchiesta sui Ligresti a Torino si fa sempre più difficile

Redazione Quotidiano Piemontese

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ministro-cancellieriL’inchiesta sui comportamenti del  ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri sulla concessione dei domiciliari a Giulia Ligresti si fa sempre più inquietante dimostrando rapporti discutibili fra il ministro della giustizia e la famiglia Ligresti. Il Pd chiede chiarezza, il Pdl difende il il ministro, il M5S annuncia una mozione di sfiducia.  La prima telefonata del ministro Cancellieri viene definita dagli investigatori un messaggio di solidarietà lo stesso giorno degli arresti dell’intera famiglia Ligresti. Siamo al 17 luglio 2013, il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri  risponde a una telefonata di Gabriella Fragni, la compagna di Salvatore Ligresti. “sono mesi che ti voglio telefonare per dirti che ti voglio bene, la mia vita mi scorre in maniera indegna. Ma oggi dico devo trovare il tempo erché te lo devo dire, ti voglio bene, guarda, ti trovo vicino e tu non puoi immaginare da quanto tempo. Comunque guarda qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta, se tu vieni a Roma, proprio qualsiasi cosa adesso serva, non fate complimenti. Guarda non è giusto, non è giusto”.

Dopo un mese, i Ligresti decidono di sensibilizzare la Cancellieri  con  una chiamata di 6 minuti,  al ministro. Il procuratore aggiunto di Torino, Vittorio Nessi interroga la Cancellieri che risponde: “Ho sensibilizzato i due vice-capi dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Francesco Cascini e Luigi Pagano, perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati. Si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione. Cascini era al corrente della situazione perché lo aveva già letto sui giornali e si era già posto il problema. Dopo di allora non li ho più sentiti e non so se siano intervenuti, e eventualmente, in che termini”. Piergiorgio Peluso il figlio del ministro, è stato nominato nel 2011 dai Ligresti direttore generale di Fonsai.

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