Cronaca
Il mistero della santona mummificata a Borgo San Dalmazzo
Superato a fatica lo choc per il ritrovamento del cadavere mummificato di Graziella Giraudo, ora Borgo San Dalmazzo cerca di risolvere il mistero. La donna era scomparsa da non si sa quanto tempo ed ora si cerca di risalire alla causa e alla data della morte. La sua scomparsa non aveva stupito nessuno perché, sia lei, che la consuocera con cui divideva la casa, si facevano vedere poco in città. E poco aveva stupito perfino i figli e l’ex marito, tutti abitanti nelle vicinanze della casa in cui per chissà quanti anni ha riposato la mummia. Poco stupore generale perché la donna viveva isolata e tutti la credevano in viaggio in giro per il mondo. I carabinieri escludono si tratti di occultamento di cadavere per continuare ad intascare la pensione in quanto non risulta che ricevesse alcun sussidio. Ed anche la sua attività di “santona” e veggente pare sia sempre stata portata avanti senza richiesta di denaro, le due consuocere ricevevano solo cibo in dono per le loro prestazioni. Stupito perfino il medico legale, il dott. Mario Abrate che svolgerà l’autopsia sulla mummia: “Un cadavere di donna conservato molto bene. Molto pulito, come se qualcuno se ne fosse preso cura. Bisognerà capire chi, come e dove. Non ci sono elementi esterni che riconducano a una morte violenta causata da oggetti contundenti. La salma è in stato di mummificazione, cioè la pelle ha colore e consistenza del cuoio. Impossibile stabilire oggi la data di morte, ma sicuramente è avvenuta da molto tempo“.
Probabilmente l’unica ad avere le risposte è la consuocera Rosa, che però non potrà rivelarle visto che la mummia è stata scoperta proprio in seguito alla sua morte.
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