Economia
Approvato solo a fine ottobre il bilancio preventivo 2013 del Comune di Torino
Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato con 25 voti favorevoli e 11 contrari il bilancio preventov del 2013, anche siamo già a fine ottobre. Tra le novità il reintegro di risorse per le materne paritarie, i finanziamenti per le visite mediche all’Istituto di Medicina dello Sport dello stadio Olimpico per tutti i ragazzi delle prime medie torinesi, uno stanziamento di fondi per l’emergenza freddo per i mesi di novembre e dicembre, fondi destinati per progetti di contrasto alla tratta degli esseri umani e contro la violenza sulle donne. Per l’assessore Passoni “La città cerca di affrontare la difficile situazione economica, evolvendosi ancora. Non solo più citta-fabbrica, pur mantenendo la vocazione industriale, ma anche città di servizi, cultura e innovazione”. Le entrate tributarie del bilancio preventivo 2013 ammontano a 899 mln (+13 rispetto 2012; le prime due tra le entrate 2013 sono Imu/Ici (428mln), Tares-Tarsu (204mln).
Le entrate extratributarie sono 274 mln (-67 riferite al 2012) (tra i primi posti nel 2013: multe mln 67, occupazione suolo pubblico 51 mln, mense 41 mln e concessioni edilizie e proventi vari per 39 mln.
I trasferimenti ammontano a 129 mln (+22 al 2012). Provengono da Stato (46mln) Regione (48mln) e da altri enti (35mln).
Tra le spese il dato più alto (30% del totale) risulta essere il personale con 394 mln (-9 rispetto al 2012) seguono gli acquisti da aziende 297 mln (-1 al 2012) di cui Amiat 182mln Iride (riscaldamento, illuminazione pubblica, semafori) 91mln). L’acquisto di beni e servizi ammonta a 244 mln (+29 rispetto al 2012).
Gli investimenti risultano essere, in sede di bilancio preventivo 2013, 65 mln per le opere pubbliche, 7mln per le manutenzioni straordinarie più altri 105 mln per altri investimenti. Per un totale di 177 mln (nel 2012 erano stati 123 mln).
Il bilancio pareggia a 1.364 mln di Euro (+12 sul rendiconto 2012).
Il dibattito in aula sul bilancio 2013
Michele Curto (SEL)
Siamo soddisfatti che siano state accolte le nostre richieste di stanziamenti per senza fissa dimora, contrasto alla tratta e interpretariato presso le anagrafi. In questo bilancio ci sono alcune ombre, come quella che riguarda i dipendenti del Comune, dato che l’accordo sindacale siglato vede una parte dei sindacati contrari. Occorre un’azione programmata che va approfondita. Approviamo un piano economico incolpevolmente in ritardo: poi bisognerà aprire il dibattito per i prossimi anni. Sosteniamo l’azione del sindaco Fassino come presidente Anci nel rivendicare la necessità che i Comuni siano messi in condizione di erogare servizi. Sulla Tares, è chiaro che dopo l’approvazione del bilancio bisognerà avviare il tavolo di confronto che è stato promesso.
Andrea Tronzano (PdL)
L’impostazione del bilancio è chiara: e non è la nostra. Abbiamo alcune divergenze fondamentali: le dismissioni, per le quali avremmo voluto si mantenesse la vendita dell’80%; poi, le tasse, che sono raddoppiate in quattro anni. Ci sono gravi incognite sul Patto di stabilità, non vorremmo che a fine dicembre il sindaco annunciasse una nostra nuova uscita. Non utilizzare l’avanzo di amministrazione per gli investimenti (oltre tutto, in calo) che sarebbero una manna per questa città, è sbagliato. La riduzione della spesa corrente non c’è, anzi ci sembra aumentare: e questo non è in linea con l’aumento delle tasse. Ecco le ragioni del nostro voto contrario.
Federica Scanderebech (Centro Scanderebech)
In questa difficile situazione dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Il debito del Comune con questo bilancio revisionale diminuisce sotto i 5 miliardi che resta elevato,deve scendere: e la giunta del sindaco Fassino sta lavorando per contenerlo. Il mio voto sul bilancio 2013, che cerca di creare uno slancio e un respiro non può che essere favorevole.
Chiara Appendino (Movimento 5 Stelle)
Riconosciamo a questo bilancio alcuni aspetti positivi. Debito in calo e no ricorso a entrate una tantum per la spesa corrente, oltre ad una attenzione ai residui attivi e passivi. Tuttavia rileviamo in negativo che l’aula molte volte ha dovuto prendere atto di vostre decisioni (ad esempio nel caso del Jazz festival), che nonostante i richiami dello stesso capogruppo del Pd la Giunta continua a mancare di rispetto all’aula con la sua assenza che dimostra come concepisca questo dibattito come un atto tecnico e non politico. Manca il dialogo con la città. No si capisce cosa sia stato ridisegnato e cosa tagliato. Non condivido che il dialogo passi attraverso i media dove, come peraltro in questa aula, chi più urla più ottiene. Infine è necessario avere in sede di dibattito anche i bilanci degli enti che il Comune utilizza per implementare le sue politiche e servizi. Per tutte queste ragioni il nostro voto sarà contrario.
Fabrizio Ricca (Lega Nord)
Ci sono milioni di motivi per votare contro. Abbiamo ancora un mese prima del termine per l’approvazione del bilancio e, dato che dobbiamo fare delle variazioni, prendiamoci ancora tempo per proporle. Fino ad ora questa possibilità è stata data solo ad alcuni Consiglieri della maggioranza. Naturalmente non si potranno fare grandi cambiamenti dato che si tratta di un bilancio chiuso per 10 dodicesimi. La invitiamo Sindaco ad aderire alla campagna “Rompi il patto”: non un invito a violarlo, ma un impegno a superarlo dato che è deleterio per i comuni italiani. Infine un invito all’assessore Passoni ad avere più coraggio e a predisporre il bilancio, l’anno prossimo, in tempi più ragionevoli.
Alessandro Altamura (PD)
Si tratta in realtà di un “pre-consuntivo”. Il termine di novembre per la sua approvazione dà idea delle condizioni in cui l’Assessore Passoni ed il sindaco e questo consiglio hanno dovuto lavorare. Come maggioranza e minoranza non possiamo esimerci dal condividere un’etica della responsabilità che cerchi risposte per la parte più debole della popolazione torinese colpita da questa grave crisi che dura da molti anni. Sono sotto questo segno l’applicazione degli oneri di urbanizzazione non alla spesa corrente ma agli investimenti, la prosecuzione della politica di diminuzione dell’ indebitamento e la salvaguardia dei livelli di welfare e assistenza.
Gianguido Passoni (Assessore al bilancio)
Credo che il bilancio fermi alcuni punti significativi: riduzione della spesa e rinuncia ad utilizzare gli oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente. In relazione ad essa, cito dati pubblicati da La Stampa, questa città è tra le più virtuose a livello nazionale. La pressione fiscale, tuttavia, è in aumento, sebbene non per nostra scelta. Credo che questo bilancio presti attenzione anche ad enti terzi. Non solo alle aziende partecipate, ma anche al settore no profit, il cui dato ogni anno migliora. Ringrazio per l’attenzione al merito che ha consentito di evitare resistenze di tipo ostruzionistico. E’ apprezzabile che questo bilancio riceva il voto favorevole anche da parte di forze della minoranza
Piero Fassino
Approviamo questo bilancio preventivo a fine ottobre, questo è frutto di una situazione difficile per la finanza pubblica dello Stato, ci auguriamo che questa situazione sia davvero eccezionale e che ci sia per i Comuni un chiaro quadro di riferimento per il 2014.
La legge di stabilità ora al vaglio del Parlamento delinea elementi di certezza, per il 2014 si prevede un alleggerimento del patto di stabilità per i Comuni di un miliardo di euro, il che libererebbe risorse importanti per gli investimenti. Si riprende la strada del federalismo fiscale con la Service Tax, ma bisogna mantenere due obiettivi: far sì che i cittadini paghino di meno rispetto a Imu e Tares da un lato e d’altra parte evitare che il vantaggio fiscale non sia scaricato sui Comuni, che devono essere certi che gli introiti non si riducano. La legge di stabilità istituisce un fondo compensativo per i Comuni di 1 miliardo: potrebbe non essere sufficiente e come ANCI abbiamo ottenuto una task force tecnico con il Ministero dell’Economia per verificarlo. Se davvero non risultasse sufficiente, il Parlamento dovrà affrontare il problema. Evidentemente il bilancio del 2014 sarà una cosa o l’altra a seconda di come si evolverà il quadro di riferimento. Come ANCI lavoriamo per proporre al Parlamento alcuni emendamenti.
Abbiamo dovuto chiudere il bilancio in un contesto nel quale il Patto di stabilità costa ancora al Comune 120 milioni all’anno. Siamo poi impegnati in una strategia di riduzione del debito che ci vede pagare, al netto delle operazioni di finanza straordinaria, 250 milioni di oneri finanziari per rimborso mutui. Alla fine, tolte le rigidità delle spese obbligatorie, non restano grandi margini di manovra.
In ogni caso non c’è stata nessuna riduzione di servizi significativi e il debito è stato ridotto. Per questo abbiamo agito sulla spesa ma anche su fiscalità e tariffe. Si è scritto che “lo Stato riduce le tasse e i Comuni le aumentano” ma bisogna considerare che la fiscalità locale non copre il 50% dei tagli subiti.
Vogliamo proseguire sulla strada della stabilità finanziaria e della riduzione del debito e tutto questo comporta sacrifici negli investimenti, che si sono visti ridotti per tutti i Comuni dal Patto di stabilità. Abbiamo cercato di ricorrere a risorse private per welfare, cultura e infrastrutture, allargando il perimetro delle risorse disponibili. Sono risorse aggiuntive che vanno a finanziare le attività del Comune. Penso che anche quest’anno stiamo perseguendo una coerente strategia di razionalizzazione della spesa, riduzione del debito e mantenimento dell’offerta di servizi. Tutto questo comporta una gestione difficile e complessa, ci sono stati 32 decreti del governo in 24 mesi, che hanno modificato il quadro normativo e finanziario per i Comuni.
Il Consiglio comunale ha anche approvato sei mozioni di accompagnamento alla delibera del Bilancio preventivo 2013.
1) Sport, benessere e salute
La pratica sportiva, ludico e motoria permette, come riconosciuto dai principi comunitari, un ausilio ad un invecchiamento attivo della popolazione. Lo sport, ad ogni livello, è uno strumento di cura, prevenzione, benessere psicofisico e superamento del disagio e dell’esclusione sociale dei cittadini.
Su queste premesse la mozione di accompagnamento (approvata dal Consiglio comunale primo firmatario Andrea Tronzano – Pdl) alla delibera del bilancio 2013, impegna l’amministrazione all’incremento della consapevolezza dei cittadini sul bene della salute, dell’efficienza fisica e sul benessere. Incrementare l’attività sportiva partendo dalla scuola dell’infanzia e contrastare patologie come l’obesità, il tabagismo e l’alcolismo ed avere l’obiettivo di aumentare dell’1% l’anno i praticanti di attività sportive.
Il documento chiede, inoltre, di costituire un tavolo permanente composto da esperti del mondo sportivo riconosciuto dal Coni e comprese le federazioni, enti e associazioni sportive; devono esserci rappresentanti della sfera medica, dell’istruzione e dell’Università.
Infine si chiede di relazionare, ogni anno, sui risultati raggiunti dall’Osservatorio della salute (formato dal mondo politico-amministrativo, l’istruzione e la parte sportiva che dovrà fissare le linee guida) e del tavolo permanente.
2) Personale e mobilità esterna
E’ stata approvata dal Consiglio comunale, la mozione di accompagnamento (primo firmatario Giuseppe Sbriglio- Italia dei Valori) che pone l’attenzione sul reclutamento personale.
Il documento invita l’Amministrazione a garantire la piena applicazione del Regolamento assunzioni della Città, utilizzando l’istituto della mobilità esterna tra enti nelle procedure di assunzione dall’esterno del personale, anche in caso di rinnovo della procedura selettiva per dirigenti.
3) Visita medico sportiva agli studenti
La Sala Rossa ha approvato una mozione d’accompagnamento al Bilancio (primo firmatario Gianni Ventura) per la questione dell’analitica visita medico sportiva all’Istituto di medicina dello Sport sui circa 7.000 alunni di 1^ media della città.
Da più di trent’anni l’amministrazione comunale sostiene economicamente la visita. E’ l’unica città italiana a farlo, per promuovere l’attività sportiva e il benessere fisico e psichico dei giovani studenti.
I consiglieri comunali affermano: “Pur consci delle attuali difficoltà finanziarie della Città, rimaniamo persuasi che sarebbe un grave errore rinunciare a un simile privilegio, che consente di risparmiare risorse di ogni tipo, in un futuro a medio e lungo termine”.
E per questi motivi la Sala Rossa impegna il Sindaco e la Giunta a mantenere inalterato nell’anno scolastico 2013/14 il programma di controllo medico-sportivo negli stessi termini e modi degli anni precedenti.
4) Bilanci previsionali anche per le fondazioni
Il bilancio di previsione rappresenta un atto politico fondamentale per la gestione della Città, il documento più importante del Consiglio comunale.
La Città, soprattutto in ambito culturale, ha deciso di avvalersi di soggetti esterni (controllati dall’amministrazione) come le fondazioni.
Molti di questi enti ricevono fondi di dotazione dalla Città e altre entrate (p.es. sponsorizzazioni). Quindi per comprendere in modo completo l’attività del Comune di Torino è necessario poter analizzare e discutere anche il bilancio previsionale degli enti esterni che agiscono per la città stessa.
La mozione di accompagnamento (prima firmataria Chiara Appendino Mov5Stelle) alla delibera di Bilancio 2013, approvata questa sera dal Consiglio comunale, chiede all’Amministrazione il bilancio di previsione di ogni divisione suddiviso tra spese correnti e in conto capitale e con un confronto con l’anno precedente.
5) La sala Rossa sul tema della povertà
Il Consiglio comunale ha approvato una mozione di accompagnamento al Bilancio (primo firmatario Michele Curto di Sel) per la tutela dei cittadini più deboli nel periodo invernale.
L’atto afferma che con lo stanziamento supplementare del valore di circa un caffè a famiglia (470.000 euro tra il 2013 e 2014), si potrebbe così garantire un inverno nel quale nessuno dormirà al freddo.
Il testo ricorda come la difficile situazione economica abbia generato l’aumento delle famiglie scese sotto la soglia di povertà e, in parallelo, l’aumento degli sfratti in città. Una crisi che fa registrare dati preoccupanti: delle 1.300 persone ospitate nei dormitori cittadini gestiti dal Comune, oltre il 50 per cento è stato ospitato li per la prima volta (e molti di loro sono stati espulsi di recente dal mondo lavorativo).
E su questo grande tema, invita la mozione, occorre coinvolgere i soggetti pubblici meno sensibili come la Regione Piemonte, che “finora non ha attuato nessuna politica concreta per affrontare il problema”.
Partendo da questi presupposti la mozione impegna il sindaco e la giunta a promuovere azioni di sensibilizzazione verso la Prefettura, per la sospensione nel periodo invernale degli sgomberi; ridiscutere i criteri per l’accesso ai dormitori; svolgere un’azione forte nei confronti della Regione Piemonte.
E, ancora, il documento impegna la giunta per allargare i progetti salvavita, aprendone di nuovi a bassa soglia accessibili anche alla categoria dei cosiddetti “non accoglibili”; verificare le condizioni di accoglienza temporanea a sostegno dell’emergenza abitativa; chiedere all’Esercito italiano e al Ministero della Difesa di mettere a disposizione gli spazi non usati come la caserma Riberi; sospendere il pagamento della Tares per le famiglie colpite da uno sfratto; aumentare la resilienza del corpo sociale con un maggiore coordinamento tra enti, associazioni e parrocchie per la disponibilità di spazi, operatori e servizi.
Infine, la mozione chiede il potenziamento di alcuni servizi, come ad esempio la Boa urbana mobile e il laboratorio sanitario di Via Sacchi; mutuare il meccanismo dell’asilo diffuso, premiando le famiglie disponibili con un sostegno economico; avviare una campagna di comunicazione sociale (ad esempio con gli invii postali previsti per la Tares) per sensibilizzare la cittadinanza sul tema.
6) Un milione di Euro per lo stadio Filadelfia
Il Consiglio Comunale ha approvato una mozione di accompagnamento al Bilancio previsionale 2013 proposta dal consigliere Angelo D’Amico (Progett’azione).
Il documento impegna Sindaco e Giunta a mantenere gli impegni presi per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia, stanziando entro la fine di questo anno finanziario un milione di euro per la ricostruzione di un impianto sportivo sull’area.
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